"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Animazione culturale in carcere

Reclusione

Approvato dal Consiglio provinciale di Trento, durante la discussione della Legge Finanziaria 2013, un ordine del giorno dei consiglieri NARDELLI e CIVICO per favorire progetti di animazione culturale in carcere.

(14 dicembre 2012) L' Articolo 27 della Costituzione italiana recita che "La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra."

E' sin troppo evidente che questo articolo della nostra Costituzione esplicita in modo chiaro che i processi di rieducazione e di promozione dell' adesione al patto di cittadinanza si fonda anche sul rispetto delle regole e quindi del recupero alla legalità, passano attraverso anche l' acquisizione di strumenti conoscitivi e culturali.

L' articolo 15 dell'Ordinamento Penitenziario afferma inoltre che "il trattamento del
condannato è svolto avvalendosi principalmente dell'istruzione,del lavoro, della
religione, delle attività culturali, ricreative e sportive e agevolando opportuni contatti con il mondo esterno".

Partendo da questi due punti cardine del dettato Costituzionale e dell' Ordinamento
Penitenziario i due consiglieri Nardelli e Civico, del Partito Democratico, ricordano inoltre che il 12 settembre scorso la Provincia autonoma di Trento e il Ministero di Grazia e Giustizia hanno sottoscritto un protocollo che tra l'altro prevede che i due sottoscrittori si impegnano "alla realizzazione di percorsi di inserimento sociale dei minori entrati nel circuito penale, con particolare attenzione agli ambiti dell'istruzione, della formazione professionale, del lavoro e delle attività di socializzazione".

Partendo da queste considerazioni l'ordine del giorno presentato dai due consiglieri e approvato dal Consiglio provinciale, ha impegnato la Giunta provinciale

1. promuovere ed incentivare progetti di formazione professionalizzante e di inserimento lavorativo;

2. promuovere attività culturali, di socializzazione e di espressione artistica, con particolare riferimento a progetti di espressione teatrale;

3. garantire la massima collaborazione per garantire il pieno rispetto della dignità delle persone ristrette anche favorendo il riconoscimento della libera espressione del credo religioso delle persone recluse.

Il testo dell'ordine del giorno approvato

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Alfio Bolzonello il 17 dicembre 2012 11:57
    Egr. Consiglieri Mattia Civico e Michele Nardelli buongiorno.
    Mi chiamo Alfio Bolzonello, sono consigliere comunale di una lista civica di minoranza a Treviso e da una quindicina di anni seguo da volontario il carcere minorile di Treviso.
    Ho letto su "ristretti orizzonti" la notizia dell'odg che avete presentato e che il Consiglio Provinciale ha approvato relativamente ai progetti di animazione culturale in carcere.
    Consentitemi innanzitutto un apprezzamento per la Vostra iniziativa che in tempi di ristrettezze dei bilanci pubblici rendono ancora più importante.
    Non so a cosa sia finalizzato l'odg da Voi proposto né se comprende attenzione per l'Istituto Penale Minorile che ha sede a Treviso ma ha competenza per l'intero Triveneto ed ospita anche giovani della provincia di Trento.
    L'Istituto, pur soffrendo di gravi carenze di spazi, grazie alla encomiabile attività della Direzione e degli operatori ha sviluppato negli anni una buona proposta formativa (fino alla maturità), di formazione professionale e di attività culturali in relazione con il territorio.
    L'Attività formativa, compresa quella professionale, è sempre stata sostenuta dalla sola Regione Veneto pur interessando ragazzi provenienti anche dal Friuli Venezia Giulia e dalle province di Bolzano e Trento.
    Dall'anno scorso, con il taglio delle risorse, è pregiudicata la regolarità e la continuità dell'attività formativa e culturale, ivi compresa l'interessante esperienza della Bottega Grafica, laboratorio nel quale a completamento della formazione professionale informatica vengono realizzati per Enti ed Associazioni no profit loghi, brochure, manifesti, ed altri materiali di comunicazione. Per quest'ultima attività c'è stato l'anno scorso un intervento dell'Assessorato alla Formazione della provincia di Trento (gestito per la parte operativa dal dr. Ceccato della Direzione Formazione).
    Allego un articolo apparso di recente sulla stampa locale nel quale il responsabile del CTP (centro territoriale permanente) illustra la situazione di blocco della formazione che originerà dal prossimo mese di gennaio in assenza di interventi.
    Resto a disposizione per quanto riterrete necessario.
    Grazie della Vostra attenzione e buona giornata.
    Alfio Bolzonello
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