"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Elezioni politiche: rappresentare l'autonomia per rilanciare un progetto di governo del territorio

dialogo

Una lettera aperta per le condidature senatoriali in Trentino

(12 gennaio 2012) La recente notizia della candidatura di Francesco Palermo sul collegio senatoriale della Bassa Atesina impone una riflessione nuova anche in Trentino: non solo per la portata politica di questo passaggio (che per la prima volta apre lo spazio ad una nuova strada dell'autonomia sudtirolese, superando lo scoglio etnico), ma anche per la rappresentazione che esso offre della specificità locale. La candidatura di Palermo dimostra infatti che è possibile sfruttare nel modo più intelligente le opportunità offerte dal particolare sistema elettorale dei collegi uninominali, arrivando ad esprimere candidati che da un lato siano frutto della convergenza politica di tutti i partiti del centrosinistra autonomista, dall'altro siano rappresentanti del territorio, espressione delle sue caratteristiche originali e delle sue istanze sociali, culturali, economiche...

Il testo della lettera aperta

 

3 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da stefano fait il 13 gennaio 2013 15:12
    Mi piace citare una riflessione di Francesco Palermo, neocandidato e uno dei massimi esperti italiani nella giurisprudenza del federalismo e dell’autonomismo(Alto Adige, 1 giugno 2012):
    “Lo Stato continua a giocare la carta dell’emergenza per riservarsi di intervenire unilateralmente. Non che così facendo ottenga di più. L’obiettivo sembra piuttosto di tipo “educativo”: dimostrare di avere il coltello dalla parte del manico, anche a costo di perdere qualche ricorso davanti alla Corte costituzionale. Pensando che, alla lunga, il Paese non possa più permettersi la specialità. Un’idea sbagliata, ma che permea molti circoli politici e accademici a sud di Borghetto…Il Governo, forte di un consenso ancora ampio e della forza che gli deriva dalla gestione dell’emergenza, sta facendo oggi quello che le autonomie speciali hanno fatto a lungo, e con indubbio successo. Adotta un atteggiamento pragmatico. Cioè, sostanzialmente, senza regole, o (il che è lo stesso) con regole ad hoc. Il pragmatismo è dei forti, le regole servono per i deboli. Ignorando lo stato di diritto, si passa ai rapporti di forza, e in questo momento le autonomie speciali forti non lo sono. Hanno certamente alcuni importanti baluardi giuridici, che però valgono fintantoché vale lo stato di diritto. Se la regola è l’emergenza o il pragmatismo, rischiano di saltare anche le garanzie più solide. Insomma, la partita in corso va ben al di là delle cifre. È la cartina di tornasole della qualità dello stato di diritto in Italia”.
  2. inviato da vincenzo calì il 12 gennaio 2013 19:09
    La convergenza di tutti i partiti che hanno condiviso il percorso politico-amministrativo compiuto in Trentino in questo quarto di secolo, sui candidati ai collegi uninominali per il Senato, dovrebbe risultare come una normale procedura: ciò non è avvenuto (lo strumento sarebbero state giocoforza le elezioni primarie coalizionali) per via del fatto che il collante strategico della coalizione di CSA sta venendo a mancare. Siamo quasi fuori tempo massimo e le possibilità di recupero sono ridotte al lumicino.
  3. inviato da Roberto il 12 gennaio 2013 15:10
    Grazie a Michele ed agli altri firmatari per questo importantissimo e condivisibile appello.
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