"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(7 febbraio 2013) Presentata nel tardo pomeriggio di ieri nei locali del Café de la Paix di Trento la quarta edizione dell'Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo, curata dall'associazione "46° parallelo" che raggruppa decine di operatori dell'informazione che attraverso il loro lavoro nei paesi in guerra offrono una documentazione dall'interno dei conflitti.
Raffaele Crocco che dell'Atlante è un po' l'anima, Sara Ballardini volontaria delle PBI (Peace Brigades International) in Colombia, Alice Tomasoni di Operazione Colomba e Michele Nardelli come Presidente Forum trentino per la pace e i diritti umani hanno messo a fuoco i diversi passaggi dell'azione di informazione e di abbassamento dei conflitti.
C'erano molte persone e una fortissima attenzione. E quel che è stato detto non era un banale richiamo alla pace, bensì la necessità di conoscere la guerra, per poterla affrontare tanto nei suoi lati moderni (lo scontro di civiltà, l'accanimento delle nuove guerre contro la cultura e i simboli dell'incontro, i signori della guerra cme criminali in cerca di affari, l'urbicidio, il ocntrollo dei beni comuni come l'acqua e la terra...), quanto nei suoi lati più inconfessabili e di tenebra come "la felicità della guerra", di chi in nome di una causa che ritiene giusta non esita a macchiarsi dei crimini più atroci, sostenuto da quel cameratismo di branco che gli studiosi hanno definito come "un cerchio magico".
La quarta edizione dell'Atlante analizza la situazione di 36 paesi, attraverso schede, interviste, reportage. Uno strumento di avvicinamento alle situazioni di conflitto violento molto adatto per un approccio didattico nelle scuole.
Per acquistarlo: www.atlanteguerre.it
1 commenti all'articolo - torna indietro