"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(19 marzo 2013) Una question time sulle iniziative del Trentino per la ricostruzione della Città della scienza è stata presentata stamane in Consiglio Provinciale da Michele Nardelli (vedi allegato) con l'obiettivo di essere parte della grande rete di solidarietà che si è messa in moto dopo il rogo di stampo camorristico che ha portato alla distruzione di questo luogo di rinascita del capoluogo campano.
Ne abbiamo parlato in occasione della winter school "Mafie senza conifni" con la giovane assessore comunale di Napoli Alessandra Clemente che era a Trento proprio nei giorni successivi al rogo della Città della Scienza.
Nel suo intervento il presidente Alberto Pacher ha affermato che "nelle ore immediatamente successive all'incendio doloso che ha distrutto la Città della Scienza di Napoli si è avviata, in maniera del tutto trasversale, a livello nazionale un percorso di mobilitazione da parte di diverse istituzioni. Io ho già avuto occasione di sottolineare, anche in contesto nazionale, di quanto sia importante che della ricostruzione della Città della Scienza si possano far carico non soltanto le istituzioni direttamente interessate, dunque la Regione Campania piuttosto che il Comune di Napoli con un sostegno, magari, del Ministero, ma ci possa essere una vera mobilitazione nazionale, una sorta di mobilitazione di protezione civile contro la criminalità organizzata.
Di questo - ha proseguito Pacher - ho avuto modo di parlare anche con il Presidente Errani della Conferenza delle Regioni e mi pare che ci sia una buona attenzione e disponibilità su questo. Quindi sono certo che già nei prossimi incontri della Conferenza delle Regioni si parlerà di questo e si attiveranno dei percorsi proprio per testimoniare, da parte delle diverse Regioni, la propria vicinanza e il fatto di volerci essere, sapendo che quello non è un evento che riguarda una città o una regione, ma un evento che riguarda il nostro Paese, perché dà il segno di una criminalità organizzata che ha voluto dare un messaggio forte anche dal punto di vista simbolico. Bisogna quindi reagire anche con una mobilitazione che abbia anche una valenza simbolica, appunto, di un Paese che riesce a far sistema su questa vicenda.
Di questo abbiamo parlato in occasione di quell'incontro da lei citato che, devo dire, è stato un incontro di grande portata e che ha avuto un risalto e un riscontro troppo basso rispetto all'insieme di significati che ha racchiuso dentro di sé. È un peccato che ci sia stata poca attenzione rispetto a questo evento, perché trovare più di cento giovani a discutere di mafie, di rapporti tra le mafie e le istituzioni, non è cosa di tutti i giorni ed è un segnale davvero molto importante. Però, anche in quell'occasione, con l'Assessore del Comune di Napoli abbiamo avuto occasione di accennarne, ribadendo la piena disponibilità e, non solo, la piena attenzione militante da parte della nostra Amministrazione e della nostra comunità per riuscire a superare questo momento difficile".
In sede di replica, il proponente si è dichiarato soddisfatto della risposta e ha proposto che in occasione dell'inaugurazione del Muse siano invitati i rappresentanti della Città della Scienza, in modo da affermare la nostra vicinanza a chi resiste alla barbarie che si manifesta nei crimini contro la cultura.
Il testo dell'interrogazione a risposta immediata
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