"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

L'accoglienza del Trentino per il Dalai Lama

Il Dalai Lama al Palatrento

(11 aprile 2013) Erano in migliaia, qualcuno ha detto quattromilacinquecento persone, ad accogliere il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso in occasione di questa sua quarta visita al Trentino.

Tanta gente festosa ed insieme raccolta, nella leggerezza profonda del messaggio che il leader spirituale del popolo tibetano ha voluto consegnare a questa terra che nel corso degli anni è diventata insieme luogo di fratellanza ma anche di studio e di elaborazione se pensiamo al valore della "Carta di Trento per l'autonomia del Tibet", forse uno dei passaggi più importanti nella battaglia per l'autogoverno del tetto del mondo dal 1959 sotto l'occupazione cinese.

Un'accoglienza che dovrebbe far riflettere tutti noi su molte cose, sulla domanda di spiritualità, sul bisogno di dare coerenza ai comportamenti, sulla necessità che la nonviolenza possa trovare cittadinanza piena nel pensiero come nell'agire politico.

Guarda il video: http://video.gelocal.it/trentinocorrierealpi/locale/in-migliaia-al-palatrento-per-il-dalai-lama/11423/11432

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da stefano fait il 13 aprile 2013 12:58
    non so se sia profonda la leggerezza dei messaggi del Dalai Lama, che mi sembrano sempre più ripetitivi, ma il buddhismo ha un merito inequivocabile, quello di aver richiamato l'attenzione sulla centralità della piaga dell'egoismo nei malanni umani.

    Ho provato a sintetizzare il "pensiero egoista":

    In malora il Terzo Mondo: è solo una zavorra.
    In malora i PIIGS: vivono al di sopra delle loro possibilità.
    In malora i tedeschi dell’est: non possiamo essere noi bavaresi a mantenerli tutti.
    In malora gli italiani: non possiamo essere noi lombardi a mantenerli tutti.
    In malora i parassiti del welfare: senza di loro ci sarebbero più risorse.
    In malora gli immigrati: senza di loro il welfare funzionerebbe.
    In malora chi vive nei quartieri poveri: la città è più brutta ed insicura per colpa loro.
    In malora mio figlio: è solo un costo.
    In malora mia moglie: spende più di quel che guadagna.
    In malora la mia mano sinistra: è decisamente più inefficiente della destra.

    Senza l'egoismo saremmo tutti nonviolenti.
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