"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(8 gennaio 2016) Si è riaperto nelle ultime settimane il dibattito sul tema cruciale del Terzo statuto di autonomia. Ritengo utile, a questo proposito, riprendere il lavoro che avevamo predisposto insieme al prof. Francesco Palermo nel corso della passata legislatura sul tema della "Convenzione" come criterio partecipativo per definire una nuova cornice istituzionale per la nostra autonomia. Presentato il 31 luglio 2013, il Disegno di Legge Regionale che trovate in allegato rappresenta a mio avviso un importante riferimento metodologico e di orizzonte. Dall'archivio di questo blog la nota informativa di allora.
(31 luglio 2013) È stato presentato oggi un Disegno di Legge regionale che prevede l'istituzione di una convenzione per la predisposizione del nuovo Statuto speciale di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige/Sud Tirolo. Il testo, i cui primi firmatari sono la consigliera Margherita Cogo e il cons. Michele Nardelli, è stato sottoscritto dal altri 20 consiglieri regionali: Ferrari, Zeni, Dorigatti, Civico, Rudari, Tommasini, Bizzo, Magnani, Dello Sbarba, Heiss, Bombarda, Lunelli, Anderle, Zanon, Agostini, Panetta, Casna, Muraro, Dallapiccola, Dominici. Alla presentazione ha partecipato una delegazione del Movimento BARD (Belluno Autonoma Regione Dolomiti) con il Presidente Moreno Broccon.
La proposta si sviluppa sul metodo della "Convenzione" quale strumento partecipato per mettere mano alle regole fondamentali della nostra autonomia e su una nuova idea di Regione quale spazio politico di incontro fra territori, ridisegnando l'Europa a partire dalla sua idea originaria, l'Europa delle Regioni.
L'articolo 103 dello Statuto speciale per il Trentino Alto Adige prevede che "l'iniziativa per le modificazioni del presente statuto appartiene anche al Consiglio regionale su proposta dei consigli delle provincia autonome di Trento e di Bolzano e successiva conforme deliberazione del Consiglio regionale."
La nostra tradizione giuridico/politica riconosce fin dai tempi della nascita della Repubblica come prioritario che le modifiche ordinamentali e statutarie vedano coinvolte ab ovo le popolazioni interessate tramite gli organi di rappresentanza politica più vicini.
Tale principio è richiamato, seppur per una questione più limitata come la definizione delle circoscrizioni provinciali, in una recente sentenza della Corte costituzionale Sentenza 220/2013).
I Giudici supremi, nella sentenza citata, ricordano che "Sin dal dibattito in Assemblea costituente è emersa l'esigenza che l'iniziativa di modificare le circoscrizioni provinciali - con introduzione di nuovi enti, soppressione di quelli esistenti o semplice ridefinizione dei confini dei rispettivi territori - fosse il frutto di iniziative nascenti dalle popolazioni interessate, tramite i loro più immediati enti esponenziali, i Comuni, non il portato di decisioni politiche imposte dall'alto."
È vero che, qualora il progetto di modificazione sia di iniziativa governativa o parlamentare lo Statuto prevede comunque il coinvolgimento del consiglio regionale e dei consigli provinciali, ma in questo caso non si potrà più parlare di iniziativa dal basso, ma di mera espressione di un parere.
Forti di queste considerazioni, e dell'esigenza ormai improrogabile di riformare un istituto come quello della Regione che andrebbe ripensato come ambito di relazione politica tra due entità autonome, riteniamo opportuno depositare il disegno di legge regionale "Istituzione di una Convenzione per la predisposizione del nuovo Statuto speciale di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige".
La convenzione, un organo abbastanza snello, con una ventina di componenti rappresentanti delle istituzioni, della società civile ed esperti provenienti dal mondo accademico, avrà la funzione di garantire un'ampia partecipazione di tutti i settori e le competenze della comunità regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol alla riscrittura/aggiornamento dello Statuto speciale di autonomia e il compito di discutere e proporre al Consiglio regionale un documento finale in ordine ai contenuti del nuovo Statuto.
Si allega il testo depositato con la relazione accompagnatoria.
Il DDL regionale sulla Convenzione
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