"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
"... Il passo di chi è partito per non ritornare
e si guarda i piedi e la strada bianca
la strada e i piedi che tanto il resto manca
e dietro neanche un saluto da dimenticare
dietro soltanto il cielo agli occhi e basta..."
Gianmaria Testa, Il passo e l'incanto
di Michele Nardelli
Indignazione, rabbia, tristezza. Questi sono i sentimenti che nascono dentro ognuno di noi di fronte alla morte di innocenti, come in queste ore a Lampedusa.
Forse però - superata la dolorosa emozione dei primi momenti - è l'imbarazzo lo stato d'animo che dovrebbe trovare spazio nei nostri commenti, nelle nostre prese di posizione. Imbarazzo per il fatto di non riuscire a tutelare la vita di persone - uomini, donne e bambini - che cercano di raggiungere le coste italiane e trovano la morte a poche centinaia di metri dalla meta. Imbarazzo per aver reso il Mar Mediterraneo un luogo ipersorvegliato e non per questo più sicuro per chi lo attraversa, trasformandolo in quella invisibile frontiera che vorrebbe separare le sue due sponde.
Imbarazzo per lo stupore che spesso accompagna tragedie come quella di questa mattina, in nessun modo imputabile ad una fantomatica emergenza ma ad una realtà - la circolazione degli esseri umani - che guardiamo con paura e distacco piuttosto che affrontarla in tutta la sua complessità.
Ciò che è successo a Lampedusa è ancor prima che un dramma dell'immigrazione un dramma della disumanità. Ci sarà tempo di discutere su come modificare le leggi sull'immigrazione; perché sarà necessario farlo, non solo a livello italiano.
Il tema che però emerge fortissimo oggi è quello delle minime garanzie di sicurezza per chi decide di intraprendere la traversata del Mediterraneo. E' quanto mai urgente l'apertura a livello europeo di un canale umanitario che offra un controllo costante delle rotte dell'immigrazione e eviti il ripetersi di stragi come quella che si è consumata questa mattina davanti alle coste di Lampedusa.
Tragedie come questa ci devono far riflettere inoltre sulla necessità di politiche di relazione fra le sponde di un mare, il Mediterraneo, che nella storia hanno rappresentato luoghi straordinari di incontro fra saperi e culture. Di un paese, l'Italia, che è sempre è stata per i popoli mediterranei la terra dell'incontro. Di un'Europa che deve il suo stesso nome a quelle sponde del vicino Oriente.
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