"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
"Le persone coraggiose non hanno paura di perdonare per il bene della pace".
Nelson Mandela
"... laddove Jankelevitch ne desume che il perdono diventa impossibile, e che la storia del perdono finisce, là noi ci domanderemo se paradossalmente la possibilità del perdono come tale, se ce n'è, non abbia la sua origine. Noi ci domanderemo se il perdono non cominci laddove esso sembra finire, laddove esso sembra im-possibile, proprio alla fine della storia del perdono, della storia come storia del perdono...
Dovremmo più di una volta mettere alla prova questa aporia formalmente vuota e arida ma implacabilmente esigente: il perdono, se ce n'è, deve e può perdonare solo l'imperdonabile, l'inespiabile - e quindi fare l'impossibile. Perdonare il perdonabile, il veniale, lo scusabile, ciò che si può sempre perdonare, non è perdonare".
Jacques Derrida, Perdonare (Raffaello Cortina Editore)
Voglio dedicare queste parole alla figura di Nelson Mandela che ieri sera ci ha lasciati. Il suo bel volto oggi è nelle prime pagine dei media in ogni angolo del pianeta, nella commozione vera come nell'ipocrisia. Ma non importa. Il suo messaggio è stato più forte di tutto questo.
Prendo dallo scaffale della mia libreria un vecchio libro dell'amico Marcello Flores "Verità senza vendetta", che racconta l'esperienza della "Commissione sudafricana per la verità e la riconciliazione" e rileggo i passaggi decisivi di quel lavoro straordinario di elaborazione collettiva della storia di quel paese. E' un insegnamento di grande valore.
Grazie Madiba.
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