"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Una delegazione del Ministero all'agricoltura dello Stato palestinese è in visita in questi giorni in Trentino per approfondire i rapporti di collaborazione in campo agricolo con alcune realtà trentine del settore privato, con il supporto anche dell'organizzazione Usaid (l'Agenzia governativa Usa che gestisce gli aiuti internazionali). La delegazione, giunta sabato in Provincia, ha incontrato stamani gli assessori all'Università e ricerca e cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari e all'agricoltura Michele Dallapiccola. Al centro della visita, due produzioni molto importanti per l'agricoltura palestinese, l'olivo e il melograno. Quanto alla prima, si sta sviluppando una collaborazione con la Cooperativa agraria di Riva del Garda, che produce l'olio dop trentino. Per quanto riguarda il melograno, invece, la partnership coinvolge la Dolomiti fruits di Nanno, in valle di Non, che produce succhi e puree di frutta. La Provincia autonoma di Trento, con due protocolli d'intesa siglati nella precedente legislatura, ha approntato la cornice istituzionale, che verrà mantenuta e se necessario ampliata. Per il futuro è allo studio anche una collaborazione sul versante del credito rurale, assieme alla Federazione trentina della cooperazione. Continueranno inoltre gli interscambi sul piano tecnico-scientifico, che in Trentino vedono al centro la Fondazione Mach di San Michele all'Adige. Accompagnano la delegazione palestinese due associazioni trentine da tempo impegnate in Medio Oriente, pace per Gerusalemme e Mezzaluna fertile del Mediterraneo. La delegazione è composta da: Nasser al Jaghuob, dirigente del Ministero dell'Agricoltura dello Stato di Palestina; Majed Yasin, Ministero dell'Agricoltura; Issam abu Khayzaran, Usaid; Thamer abu Baker, Usaid; Sameer Yasin, operatore economico nel settore agricolo.
"Siamo molto interessati agli esiti di questa nuova visita - ha detto l'assessore Ferrari nel porgere il benvenuto ai suoi ospiti - perché siamo convinti che la cooperazione allo sviluppo debba produrre delle ricadute sul piano delle relazioni internazionali, su quello umanitario ma anche sul versante economico. Ciò in particolare in un periodo come questo, di forte crisi anche per noi in Europa e in Trentino. Ben vengano quindi le collaborazioni che coinvolgono soggetti privati, che ci aiutano ad aprire il nostro territorio e a stringere alleanze, nell'interesse reciproco. Siamo inoltre interessati ad approfondire l'interscambio di studenti e di conoscenze sul piano della formazione scientifica, che continueremo ad appoggiare in questa legislatura".
L'assessore Dallapiccola a sua volta ha sottolineato come il ruolo del suo assessorato riguardi soprattutto il "cosa fare", gli aspetti anche tecnici della collaborazione con la Palestina. "Siamo a conoscenza degli scambi avviati con l'istituto di San Michele - ha detto l'assessore - cosa che ci fa molto piacere. Se poi si possono aprire altre piste, come quelle che state individuando in questi giorni, siamo pronti a dare il nostro sostegno".
Nella scorsa legislatura fra Trentino e Palestina si è sviluppato un intenso programma di relazioni sia sul piano diplomatico che della cooperazione allo sviluppo. Sono stati anche siglati due Protocolli d'intesa, il primo nel luglio del 2011 e il secondo lo scorso marzo durante una visita a Ramallah dell'allora presidente Alberto Pacher. Una decina anche le associazioni di volontariato trentine che operano in quel contesto con iniziative che riguardano la cooperazione economica, l'interposizione pacifica nei conflitti e l'interscambio culturale.
Al centro di questa visita però alcuni progetti di partnership economica. Il primo riguarda la Cooperativa agraria di Riva del Garda, che produce l'olio dop trentino, una produzione territoriale di grande qualità. La Palestina, a sua volta, è la terra dell'olivo. Da parte palestinese l'interesse è a migliorare la qualità delle sue produzioni e le campagne di marketing, con il sostegno del know how trentino. Da parte trentina, quello di promuovere il proprio ruolo all'estero, utilizzando i canali internazionali della Palestina. Quindi una reciprocità di interessi, che investe anche l'altro settore al centro della visita, quello della produzione di melograno. La Dolomiti fruits di Nanno è interessata infatti alla lavorazione di questo prodotto, che sta avendo un successo crescente anche sui mercati europei. Il Trentino non coltiva melograni, mentre la Palestina ha avviato un piano per piantare 100mila nuove piante sul suo territorio. Di nuovo, dunque, interessi che si incontrano.
"Vogliamo estendere la cooperazione con il Trentino - hanno spiegato i membri della delegazione palestinese nel corso della visita di stamani - anche con il sostegno dell'Unione europea. Abbiamo anche la collaborazione di Usaid, e nel prossimo futuro vorremmo inviare una delegazione di tecnici per studiare l'esperienza del credito trentino".
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