Il 25 aprile 2014 si svolge a Verona "Arena di Pace e Disarmo". Sarà una giornata di impegno e di festa, con tante testimonianze di pace e musica, promossa da un appello che ha raccolto migliaia di adesioni. Nelle intenzioni, l'Arena vuole essere l'inizio di un percorso comune, con il lancio della campagna per il disarmo e la difesa civile.

Decine di eventi, realizzati in molte città, stanno valorizzando il percorso "verso l'Arena di pace". Il programma della giornata è denso, con tanti ospiti. Dalle ore 12 in piazza Bra, inaugurazione e animazione. Dalle ore 14 interventi, testimonianze, musica, fino a sera.

Che vi sia il bisogno di far sentire la voce della pace contro le spese militari e il programma di acquisto degli F35 non ho dubbi, anche se dobbiamo dirci in tutta onestà che in questi anni l'impegno contro le spese militari ha registrato un forte isolamento politico. Ne è un esempio il fatto che la nostra Regione è stata una delle poche ad esprimersi contro i nuovi cacciabombardieri.

Che questo genere di iniziative sia lo strumento per superare tale isolamento lo spero ma - lo dico con l'usuale franchezza di questo blog - ho qualche dubbio. Penso da tempo che la pace debba uscire dai propri rituali, che si chiamino "Marcia Perugia Assisi" o "Arena di Pace e Disarmo". Questo non mi ha impedito di parteciparvi, ma anche di cercare (e di percorrere) altre strade e credo che l'esperienza negli ultimi cinque anni del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani abbia indicato itinerari diversi, cercando di abbattere i muri che spesso il pacifismo si è costruito attorno.

Così come la solidarietà internazionale, anche l'impegno per la pace e i diritti umani richiede quel cambio di paridigma di cui con Mauro Cereghini abbiamo parlato in "Darsi il tempo". Sì, un nuovo approccio per evitare che la pace sia banalizzata e il pacifismo un'ideologia manichea. Un percorso di ricerca ancora più impervio: forse ne verrà un libro, al quale con Mauro stiamo iniziando a lavorare.

L'appello per Arena di Pace e Disarmo