«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Ernesto Rossi - Altiero Spinelli
Il Manifesto di Ventotene Prefazione di Eugenio Colorni«Guardavo sparire l'isola nella quale avevo raggiunto il fondo della solitudine, mi ero imbattuto nelle amicizie decisive della mia vita, avevo fatto la fame, avevo contemplato - come da un lontano loggione - la tragedia della seconda guerra mondiale, avevo tirato le somme finali di quel che andavo meditando durante sedici anni, avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili... nessuna formazione politica esistente mi attendeva, né si prestava a farmi festa, ad accogliermi nelle sue file... con me non avevo per ora, oltre che me stesso, che un Manifesto, alcune tesi e tre o quattro amici...».
Trovate qui il mio intervento svolto nell'aula del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento il 9 maggio 2012 in occasione del giorno dell'Europa: https://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=02058. In quella circostanza proposi una visita di studio da parte del Consiglio Provinciale. Era il tempo in cui la nostra anomalia politica ancora esprimeva una maggioranza del centrosinistra autonomista e questa proposta l'avrebbe aiutato a capire il valore di quel documento, che in pochi (quasi nessuno) aveva mai letto e studiato. Avevo anche proposto che il viaggio avvenisse a spese dei consiglieri, per evitare stupide polemiche. Ma alla fine non se ne fece nulla. Il declino della politica era già in corso e il tempo a venire ne diede prova.
In allegato il testo integrale del Manifesto di Ventotene
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