"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Inaugurata ieri a Trieste la mostra di opere che narra la tragedia della prima guerra del Novecento vista dalla parte delle vittime. Sarà a Trento dal 28 marzo al 25 luglio 2015.
(30 novembre 2014) Ieri pomeriggio a Trieste è stata inaugurata la mostra "L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve" curata da Piero Del Giudice e promossa da una rete di importanti realtà istituzionali e museali (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Museo storico del Trentino, Umjetnička Galerija Bosnie i Hercegovine - Galleria Nazionale d’Arte, Sarajevo, Kinoteka Bosnie i Hercegovine - Cineteca Nazionale di Sarajevo).
Questa mostra nasce da un'idea di triangolazione fra Trento, Trieste e Sarajevo per raccontare un Novecento attraverso le espressioni artistiche sulla prima guerra mondiale e sull'assedio della città bosniaca. Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani mi ero fatto portavoce di questa proposta come un diverso modo di celebrare il centenario sia presso la PAT che presso la Regione Friuli Venezia Giulia, trovando ascolto ma anche silenzi a dir poco imbarazzanti.
Grazie soprattutto alle capacità e alla tenacia del professor Del Giudice (nonché alla determinazione della Regione Friuli Venezia Giulia), pur con un progetto che corrisponde solo in parte a quello originario, la mostra inaugurata ieri a Trieste (e che approderà a fine marzo 2015 al Castello del Buonconsiglio a Trento) rappresenta un lavoro importante che racconta - attraverso quasi trecento opere (ed un catalogo di oltre mille pagine) - la prima guerra mondiale vista dalla parte delle vittime, di quell'umanità lacerata dalla prima guerra dell'età taylorista nella quale per la prima volta si sperimentò l'applicazione della rivoluzione industriale alle tecniche della guerra. E come quella guerra inaugurasse un secolo di sangue, iniziato a Sarajevo e conclusasi tragicamente negli anni '90 ancora nella capitale bosniaca.
Proprio attorno ad un secolo che nasce e muore a Sarajevo ho scritto un breve saggio per il catalogo della mostra, che vi proporrò nei prossimi giorni, non appena il catalogo sarà presentato.
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