"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
sabato, 18 aprile 2015
La mostra "L'Europa in guerra. Tracce del secolo breve" verrà inaugurata a Trento sabato 18 aprile 2015, alle ore 11.00, presso il Castello del Buonconsiglio. Rimarrà aparta dal 19 aprile al 6 settembre 2015.
La mostra ragiona sulle cause e sugli interessi che hanno scatenato il conflitto e sulle condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella guerra mondiale e dà conto delle ribellioni: quella grande e riuscita in Russia con la rivoluzione bolscevica, quella fallita nel gennaio 1919 del sollevamento spartachista e quelle individuali, soprattutto evidenti nell’ampia scelta di “lettere censurate” di soldati e famiglie di soldati o ufficiali, reperite nel fondo dell’Archivio Centrale di Stato a tutt’oggi inedite, esposte nella mostra e riprodotte nel catalogo.
La ricerca critica e la scelta delle opere selezionate – tra cui Otto Dix, George Grosz, Kathe Kollwitz, Fernand Leger, Mario Sironi, Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio (presente in mostra con ben 11 tele), Italico Brass, Giuseppe Augusto Levis, Aldo Lugli, Arcangelo Salvarani, Giacomo Federico Quarenghi fino a Fortunato Depero, Giuseppe Scalarini, Alberto Helios Gagliardo, Massimiliano Guala, Giovanni Antioco Mura e decine di altre presenze artistiche tra tele, tempere, disegni, acque-forti - indagano nello “choc” che questa guerra determina nell’arte accademica e “alta”, così come nei furori interventisti: al fronte, sotto lo choc della morte di massa e della guerra, i cosiddetti “pittori-soldato” cambiano radicalmente atteggiamento e pittura. È evidente la lacerazione, il taglio di coltello (di baionetta) che attraversa l’arte di quei decenni, il trauma subìto, la rottura che gli anni della guerra determinano nella coniugazione estetica.
La mostra apre un drammatico capitolo di “arte di guerra” e allarga il discorso alle espressioni e alle arti “basse” - di artigiani, contadini e operai di trincea - alzando sulle pareti vicino ai grandi artisti presenti, opere popolari quali ex-voto e oggetti che riproducono l’immaginario fantastico di quella religiosità estrema, popolare e barbarica, a cui ricorrono sulla soglia della morte i soldati al fronte.
La mostra è accompagnata da un ampio e documentato catalogo di circa 1000 pagine con oltre 50 contributi firmati.
Realizzata nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario grazie al supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Trieste, dalla Fondazione Museo Storico del Trentino con l’organizzazione della cooperativa La Collina.
Periodo e orari di apertura:
19 aprile – 6 settembre 2015
dal 28 marzo al 4 maggio | dal martedì alla domenica 9.30 – 17.00
dal 5 maggio al 6 settembre | dal martedì alla domenica 10.00 – 18.00
Informazioni:
Castello del Buonconsiglio
via Bernardo Clesio, 5
38122 Trento Italia
Tel +39 0461 233770
e-mail: info@buonconsiglio.it
Il testo del mio contributo al catalogo
Trento, Castello del Buonconsiglio
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