"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Il 28 dicembre del 1908, alle 5 e 21 del mattino, un evento sismico di enormi proporzioni si abbatte sulle città di Messina e di Reggio Calabria. I sismografi nemmeno riescono a registrare l'entità precisa della scossa, così forte da farne impazzire i pennini. Lo tsunami e gli incendi che ne seguono faranno il resto. Alla fine il conto delle vittime sarà disastroso: oltre 90 mila morti, metà della popolazione di Messina e un terzo di quella di Reggio. Qualcuno ha scritto che si trattò di un presagio di quel secolo, il Novecento, che con le sue guerre seminò ovunque morte e dolore.
La ricostruzione della tragedia attraverso un documentario della RAI
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=qoiEZ0CRCOo
Quest'altro documentario, realizzato nel contesto del centenario da parte del Comune di Messina vuole offrire una rilettura delle immagini fotografiche di Messina del passato che, questa volta, vengono presentate in maniera del tutto diversa da quella statica cui siamo abituati ad osservarle.
Il video è stato realizzato senza l'ausilio di commenti storiografici sonori, con sole didascalie descrittive dei luoghi e basi musicali al fine di accrescerne ulteriormente la suggestività visiva, dando modo all'osservatore di concentrarsi esclusivamente sulle persone e sui luoghi. I protagonisti saranno uomini, donne, vecchi e bambini, immersi nel loro scenario quotidiano; persone di cui non si conoscerà mai il nome, ignari ed inconsapevoli "attori" di un "film", la loro vita, interrotta per sempre quella tragica mattina del 28 dicembre 1908.
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=BWtRXXzFjws&list=UUn8cXe9cNWWJXry-d8IOcPA
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