"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Parafrasando

Barconi

«La maledizione di vivere tempi interessanti» (32)

di Francesco Picciotto *

Sembrava che fossimo ad un passo dalla depenalizzazione di uno dei (non) reati più offensivi della dignità e dell’intelligenza umana: quello di clandestinità (aggravante c.d. “di clandestinità” di cui all’art. 61, n. 11 bis, c.p. – introdotta con la Legge 185/2008 – e  il reato di ingresso e soggiorno illegale degli stranieri in Italia di cui all’art. 10 bis T.U. 286/98 – introdotto con la L. 94/2009).

Poi i fatti di Colonia.

A quel punto il nostro Primo Ministro (che parla tanto quando è convinto di farci bella figura e scompare completamente negli altri casi) ha fatto sapere attraverso i “suoi” che la depenalizzazione è sospesa sine die perché:  “nella componente sicurezza l’elemento psicologico e di percezione è molto importante“.

Provo a parafrasare: “dopo i fatti di Colonia, anche se non sappiamo ancora bene cosa è successo e grazie, come sempre, ad una pessima informazione resa al pubblico da parte dei media, riteniamo più opportuno continuare a sovraccaricare le procure e a mortificare “persone” piuttosto che rischiare di perdere qualche punto percentuale“.

Interessante.

* https://adoraincertablog.wordpress.com

 

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