"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
sabato, 9 aprile 2016
Lettera aperta ai soci fondatori dell’Associazione “Territoriali#Europei: spazi di condivisione per lo sviluppo di comunità”
Care e cari soci fondatori dell’associazione “territoriali/europei” (Edoardo Benuzzi, Micaela Bertoldi, Federico Zappini, Michele Nardelli, Antonio Colangelo, Alessandro Anderle, Roberto Pallanch, Michele Kettmajer, Mondini Erica, Giuseppe Ferrandi, Luca Somadossi, Fabio Pizzi, Daniele Malacarne, Sergio Valentini, Luca Paolazzi, Lorenzo Dellai, Stefano Graiff, Giorgio Lunelli, Edoardo Arnoldi, Franco Ianeselli, Marta Baldessarini, Alberto Pacher, Francesco Pergher, Lorenzo Passerini, Giuseppe Dapoz, Lorenzo Menguzzato),
sabato 9 aprile, a poco più di un anno dalla costituzione dell’Associazione “Territoriali/Europei: spazi di condivisione per lo sviluppo di comunità”, è convocata l’assemblea dei soci.
L’assemblea, volutamente, si svolgerà al termine dell’iniziativa pubblica dei t#e dedicata al tema dei cambi di paradigma dal titolo “la possibilità del limite” (Sabato 9 aprile, ore 14.00, Sala degli Affreschi della Manifattura Tabacchi di Rovereto in piazza della Manifattura 1).
Quello dell’assemblea non sarà un passaggio rituale.
In quell’occasione vogliamo infatti confermare e rinnovare il patto che – con perseveranza e coerenza - rende plausibile la finalità della nostra associazione: “… ricerca di nuove modalità d’azione, dialogo e confronto per aiutare la politica a rinnovarsi, aumentando la sua capacità di cogliere i problemi al fine di governare le trasformazioni della società in modo solidale e sostenibile.”
Ma se la finalità dell’associazione si ripropone, oggi più di ieri, come attuale e drammaticamente urgente, anche il patto tra gli associati che la può rendere plausibile deve essere sostanziale, cioè effettivo, e leale.
Sappiamo bene che nelle dimensioni dell’azione e della responsabilità civile interpretate dalla nostra associazione non si esaurisce lo spazio in cui coltivare bene comune e seminare utopia.
Conosciamo molte altre esperienze impegnate a trasformare la politica e la società nel segno della solidarietà e della sostenibilità. A tutte queste esperienze guardiamo con attenzione e ad alcune – anche attraverso le nostre ed i nostri associati - siamo direttamente o indirettamente collegati.
Ciò non di meno, rimaniamo convinti che, soprattutto nell’attuale contesto politico e culturale trentino ed europeo, l’associazione dei “Territoriali Europei” possa assolvere ad una funzione originale e dal significativo valore aggiunto.
E’ in questo quadro che,in vista dell’assemblea associativa del 9 aprile, ai fondatori che intendono proseguire l’impegno in associazione siamo a chiedere una testimonianza concreta e puntuale della loro originaria adesione.
Lo spazio ed il tempo della politica e dell’utopia passano dal “qui ed ora”: le coordinate, appunto, della responsabilità.
Se ritenete che ne valga la pena, vi chiediamo di esserci; nel caso contrario, di manifestarci in modo trasparente la vostra indisponibilità. In entrambi i casi le finalità dell’associazione potranno essere meglio perseguite.
Attendiamo dunque fiduciosi, anche con un riscontro alla presente, mentre rimaniamo a disposizione per ogni chiarimento del caso.
Un caro saluto,
Alessandro Dalla Torre
Rovereto, Sala degli Affreschi, Manifattura Tabacchi, Piazza della Manifattura 1
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