"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
martedì, 29 novembre 2016
Progetto di scambi culturali tra giovani che vivono in Palestina, in Israele, in Trentino
Tra 2011 e 2012 studenti palestinesi e israeliani di età compresa tra i 10 e i 16 anni hanno scritto brevi ma significative storie di vita quotidiana. Nel 2013 gli studenti dei Licei Artistici di Trento e Rovereto hanno letto le storie e hanno prodotto lavori artistici di vario genere, esposti nel 2014 in una mostra presso Le Gallerie di Piedicastello (Trento).
Il progetto intende favorire la conoscenza reciproca, il confronto, lo scambio di esperienze tra giovani palestinesi, israeliani e trentini; facilitare la rielaborazione e la comunicazione del vissuto personale, al fine di attenuare il disagio esistenziale e la sensazione di isolamento; offrire ai giovani trentini occasioni di informazione, formazione, conoscenza del conflitto mediorientale.
La popolazione giovanile residente nei Territori occupati della Cisgiordania vive una situazione di pesante disagio e difficoltà, per il lungo conflitto in corso, lo stato d’isolamento e spezzettamento del territorio, le difficoltà economiche, la mancanza di libertà e il mancato rispetto dei diritti umani. La situazione di apartheid impedisce qualsiasi contatto con l’altra parte, accentuando la presenza di pregiudizi, diffidenze e ostilità radicate. Sono pure difficili gli scambi e i contatti con giovani di altri paesi.
Anche nello stato di Israele la situazione giovanile è complessa e non sempre soddisfacente. I contatti con i palestinesi sono proibiti e improntati a forme di razzismo e discriminazione. Dare ai ragazzi la possibilità di descrivere, dal loro punto di vista, lo stato delle cose significa aprire delle finestre che permettono di respirare, di superare l’isolamento e guardare oltre. La narrazione diventa così strumento ‘terapeutico’ e auto-educativo.
Trento, Palazzo Trentini, Via Manci (sala Aurora)
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