"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Un piccolo omaggio al maestro Paolo Conte che ieri ha superato la soglia degli ottant'anni. E un grazie di cuore per queste atmosfere che ci raccontano di un tempo che non c'è più.
Diavolo rosso
Quelle bambine bionde
con quegli anellini alle orecchie
tutte spose che partoriranno
uomini grossi come alberi
che quando cercherai di convincerli
allora lo vedi che sono proprio di legno
Diavolo Rosso dimentica la strada
vieni qui con noi a berti un'aranciata
controluce tutto il tempo se ne va
Guarda le notti più alte
di questo Nord-Ovest bardato di stelle
e le piste dei carri gelate
come gli sguardi dei francesi
un valzer di vento e di paglia
la morte contadina
che risale le risaie
e fa il verso delle rane
e puntuale
arriva sulle aie bianche
come le falciatrici a cottimo
Voci dal sole e altre voci
da questa campagna altri abissi di luci
e di terra e di anima niente
più che il cavallo e il chinino
e voci e bisbigli d'albergo
amanti di pianura
regine di corriere e paracarri
la loro, la loro discrezione antica
è acqua e miele
Diavolo Rosso dimentica la strada
vieni qui con noi a berti un'aranciata
controluce tutto il tempo se ne va
Girano le lucciole
nei cerchi della notte
questo buio sa di fieno e di lontano
e la canzone forse sa di Ratafià.
(1982)
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