"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
di Michele Nardelli
(17 giugno 2017) Era il 15 dicembre di sei anni fa quando il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento approvò su mia proposta un ordine del giorno (vedi il link al testo) per la «Promozione del diritto di cittadinanza "ius soli" ai minori nati in Trentino o in Italia da genitori stranieri, garantendo i diritti riconosciuti ai loro coetanei di cittadinanza italiana relativamente alle competenze in capo alla Provincia Autonoma di Trento ed in particolare all'accesso ai servizi che riguardano l'assistenza sociale e sanitaria e il diritto allo studio».
Anche allora la proposta si scontrò con una forte opposizione da parte della Lega e di diversi esponenti del centrodestra che si distinsero con degli interventi a dir poco farneticanti. L'argomento faceva emergere il peggio di questi individui e della loro cultura politica.
Non nascondo la fatica a convincere qualcuno anche della nostra maggioranza di allora, tanto il tema toccava corde piuttosto controverse, ma alla fine riuscimmo a spuntarla con 19 voti favorevoli, 10 contrari e 2 astenuti.
La PAT non aveva competenze dirette nel riconsocimento della cittadinanza, ma l'indicazione fu quella di fare "come se", evitando qualsiasi discriminazione sui servizi alle persona che invece rientravano come prerogative dell'autonomia.
Sono trascorsi sei anni dal voto di allora e finalmente il Parlamento italiano si decide di mettere all'ordine del giorno questo elementare diritto di civiltà. Ma nell'atteggiamento di una parte cospicua del Parlamento non sembra sia cambiato nulla, come se nella coscienza di questi signori (e di tanta parte della nostra società) le migliaia di persone morte nel Mediterraneo non avessero insegnato niente, come se gli appelli di Papa Francesco fossero caduti nel vuoto.
A questo si aggiunga il triste spettacolo che viene dai vertici del Movimento 5 Stelle, troppo attenti alla ricerca di facile consenso per esprimere un voto favorevole in Parlamento. Spero proprio che tale opportunismo possa servire a svelare la natura di questo movimento.
Che lo "ius soli" sia un tratto di civiltà dovrebbe essere evidente. Spero dunque che il Parlamento approvi questa norma elementare, ben sapendo che il tema delle migrazioni richiede un impegno politico e culturale ben più ampio e profondo, andando alla radice di una questione che andrebbe affrontata - oltre che nell'emergenza, mettendo fine in maniera più coraggiosa alla tragedia dei naufragi - nella sua dimensione strutturale.
Ma fin quando si proseguirà nelle politiche fondate sull'esclusione, ovvero sulla "non negoziabilità dei nostri stili di vita", credo che l'opportunismo e la falsa coscienza saranno destinati a crescere insieme alle paure e agli egoismi.
http://www.michelenardelli.it/uploaded/documenti/diritto%20di%20cittadinanza.pdf
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