"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Micaela Bertoldi
Persiane azzurre
Il rebus delle attese a Sansepolcro
Edizioni Del Faro, 2017
E’ un romanzo che mette in scena una giovane donna, Melania, originaria del Trentino, che compie un viaggio alla ricerca di una pausa di riflessione, utile a ridefinire il proprio percorso di vita in cui scrivere e vivere, a tratti, appaiono come azioni che si mescolano quasi senza soluzione di continuità.
Melania parte da Verona dove vive e lavora per un’agenzia viaggi insieme all’amica Pamela e si prende una vacanza; si ritrova a Sansepolcro catturata da una particolare casa dalle persiane azzurre. Ed è così che l’originale retroterra culturale trentino da cui proviene inizia a intrecciarsi con le suggestioni del Casentino, con gli eventi tragici della Storia e con l’incognita di carte ‘perdute e ritrovate’: un rebus che chiede d’essere risolto. Ne deriva un attraversamento di paesaggi di natura e di paesaggi interiori. Mete confusamente cercate emergono a poco a poco, svelando segrete attese e sguardi sul futuro, complice il sentiero degli dei con la sua centenaria vite, simbolo di forza e tenacia. Il bisogno di scrivere è una sorta di disposizione d’animo della protagonista che, quasi senza accorgersi, si è diretta nei luoghi che alla scrittura autobiografica hanno assegnato un compito di rilievo: nella vicina Anghiari, infatti, ha sede l’Università dell’autobiografia.
La ricerca di spazi interiori fa parte delle ‘necessità’ di Melania, dato che, attraverso l’esplicazione in parole – scambiate con altri o messe per iscritto, tenta di mettere ordine nel proprio vissuto. Lettere e telefonate con figure amiche, nuovi incontri di persone che abitano in terra toscana, l’aiutano a ripensare la propria esistenza, sogni e desideri compresi.
La inducono a conoscere la storia e i vissuti, anche tragici, della gente del posto, tentando di risolvere il rebus delle lettere mancanti riferite al periodo 1942- 1945, nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale. Le lettere tra due innamorati divisi dalla guerra, offrono l’occasione per una riflessione sul Novecento, sulla resistenza e la democrazia, ponendo domande sulla capacità di affrontare il futuro con nuovi paradigmi. Perché il futuro individuale ha a che fare con il futuro di tutti e necessita di una visione aperta e all’altezza delle sfide.
L’opera si compone di quattro sezioni: “Cambiamenti”, “Le lettere mancanti”, “Nuovi incontri”, “Voglia di futuro”. All’interno ci sono alcuni dipinti di Paola Grott che, avendo un titolo specifico, sembrano suggerire un percorso esistenziale che in qualche modo riecheggia nella vicenda della protagonista.
In quarta di copertina: fotografia di Ginetto Campanini che rappresenta simbolicamente il raccordo tra passato e presente. E’ tratta dal docufilm del regista relativo alla via degli dei, oggi riproposta nei tour di turismo responsabile. (m.b.)
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