"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
domenica, 1 luglio 2018
Porta tenda, materassino, cuscino e coperta. I libri li mettiamo noi.
Nel 2011 Occupy Wall Street e il movimento degli Indignados ci hanno ricordato come le strade e le piazze siano i luoghi dove i corpi di uomini e donne si uniscono e mettono in scena la pratica del conflitto. Le strade e le piazze uniscono e parlano con una sola voce.
"Una strada di libri" rispetto a quelle esperienze è certamente qualcosa di molto piccolo ma - per quanto possibile - intende esprimere un modo diverso di utilizzare quotidianamente lo spazio pubblico, riportandolo al suo ruolo di aggregazione e socialità.
Anche di notte, quando le città (Trento soprattutto) si svuotano e faticano a essere vissute e attraversate.
L'acampada letteraria che proponiamo è un piccolo esperimento di sovversione dei tempi di vita dello spazio urbano.
Trento, Via Suffragio
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