"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

26 aprile 1986, Chernobyl. Un documentario

Prypjat', nei pressi di Chernobyl

"The battle of Chernobyl" del regista Thomas Johnson

Trantaquattro anni fa. Ricordo perfettamente quei giorni, la sensazione di inquietudine mentre, nei giorni immediatamente successivi di quel 26 aprile 1986, quando il vento e poi la pioggia riversarono l'onda lunga della nube tossica nelle nostre vite e di cui oggi i ricercatori trovano tracce persistenti nei ghiacciai alpini in scioglimento.

Trentaquattro anni fa percepimmo in maniera tangibile quale fosse il significato della parola interdipendenza. Oggi, trentaquattro anni dopo, in molti ancora parlano di sovranità, senza rendersi conto che i confini sono solo una nostra invenzione. Oggi, in piena pandemia Covid 19, ancora pensiamo che il modello di sviluppo della crescita illimitata non possa avere alternative. E che possiamo farcela da soli.

La visione del documentario di Thomas Johnson "La battaglia di Chernobyl" (Francia, 94’, 2006), forse il miglior documentario sull’incidente nucleare, assai poco conosciuto e trasmesso nel nostro paese, risulta molto istruttiva per comprendere che cosa significa la cieca fiducia nel progresso.

"The battle of Chernobyl" presenta materiale inedito e ricostruisce, settimana dopo settimana, i drammatici avvenimenti successivi al 26 aprile. Vengono mostrate inoltre le interviste ad alcuni dei protagonisti di quelle concitate giornate: da quella a Mikhail Gorbacief, all’epoca massima autorità politica dell’URSS, a quelle a Nikolai Antochkin, generale dell’aviazione militare, che diresse il volo degli elicotteri sulla centrale, e a Lev Bocharov, professore di geologia che contribuì alla realizzazione del sarcofago in cui venne avvolto il reattore n.4. Sebbene alcune delle questioni affrontate siano ancora controverse, la maggior parte dei fatti ricostruiti è supportata da un’ampia documentazione e da straordinarie testimonianze.

Lo puoi vedere qui: https://www.facebook.com/MondoInCamminoONLUS/videos/920627684718803/?t=2 

 

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