"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
martedì, 16 marzo 2021
Luigi Ottani
Shooting in Sarajevo
a cura di Roberta Biagiarelli
Bottega Errante Edizioni, 2020
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Martedì 16 marzo 2021, alle ore 18.30, sulla Pagina Facebook di Bottega Errante Edizioni
Presentazione del libro “Shooting in Sarajevo” (Bottega Errante Edizioni, 2020) di Luigi Ottani e curato da Roberta Biagiarelli. A confronto con gli autori ci saranno Carlo Saletti e Michele Nardelli.
Si tratta del primo di quattro incontri di presentazione nei quali altrettanti autori dei testi (Carlo Saletti, Gigi Riva, Mario Boccia e Azra Nuhefendic) sono in dialogo di volta in volta con ricercatori, attivisti, giornalisti e scrittori che hanno dedicato alle vicende balcaniche una parte importante del loro impegno.
Un libro di scatti fotografici e di parole che, a venticinque anni dalla fine dell'assedio di Sarajevo, ci riporta in quella tragedia durata 1425 giorni, interrogandoci sulla figura del cecchino e della banalità del male.
«Insieme a Roberta Biagiarelli, esperta ed “amante” dei Balcani, ho intrapreso questo progetto nel 2015, osservando Sarajevo da un punto di vista particolare, banalmente incuriosito dal doppio significato del termine inglese “shooting”.
Fotografare e sparare non è proprio la stessa cosa. Si inquadra nello stesso modo, si trattiene il respiro nello stesso modo, si preme il grilletto praticamente nello stesso modo. Ci si rilassa dopo un click, ma non mi è dato di sapere quale sia la reazione del corpo, del respiro, dell'anima dopo aver premuto il grilletto e ucciso.
Ad ogni scatto io ero il fotografo, ma avrei potuto essere il cecchino. Questo mi sconvolgeva. Mi trovavo negli stessi luoghi, negli appartamenti, sui terrazzi dove i cecchini avevano “lavorato” durante l'assedio degli anni Novanta. … Io sono diventato il cecchino e il suo bersaglio. I miei pensieri sono diventati i loro pensieri.
Non avevo assolutamente considerato che intraprendere questo “viaggio” in una città che per quattro anni è stata sotto assedio potesse diventare pericoloso. Così è stato. Nel racconto di Sarajevo, seppure vent'anni dopo, mi sono trovato io dietro quel mirino...»
Luigi Ottani
Pagina facebok di Bottega Errante Edizioni
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