"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Collegamento con i partecipanti alla Marcia nonviolenta per la pace (progetto MEAN - Movimento Europeo di Azione Nonviolenta)
Il Cantiere di Pace, nato a Trento il 16 marzo scorso a partire da un appello firmato da centinaia di persone (https://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=4767), in questi mesi ha dato il via ad un'intensa attività attraverso 6 gruppi di lavoro (vedi scheda allegata).
Tra le diverse iniziative la partecipazione alle iniziative internazionali di interposizione nonviolenta. Dopo le due carovane umanitarie per la pace di StopTheWarNow a Leopoli in aprile e a Odessa a fine giugno, l’11 luglio un gruppo di pacifisti italiani si incontra con persone della società civile ucraina per portare solidarietà e dialogare di pace.
Il gruppo, partito ieri 9 luglio, sarà a Kiev già oggi domenica 10 luglio. Di questo gruppo fanno parte una delegazione trentina composta da Alex Faggioni, Giulio Francomanno, Alberto Tamanini e Federico Zappini.
Si può – e si deve ancora parlare di pace, nel mezzo del quinto mese di guerra?
Come possiamo noi cittadin* far contare la nostra voce, quella dell’80% degli italiani contrari alla guerra e all’invio di armi?
Quali prospettive e quali possibilità pratiche ci sono per un’interposizione nonviolenta dal basso in un conflitto di tale portata?
Qual è la situazione a Kiev oggi, e quali voci si raccolgono lì?
Di questo si parlerà domenica 10 luglio ore 19.00 - evento online su google meet - link: https://meet.google.com/efi-kwue-je grazie a Marco Baino del Cantiere di Pace di Trento e, in collegamento da Kiev, con Alberto, Alex, Federico e Giulio.
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