"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(9 gennaio 2023) Quel che sta accadendo nell'andamento climatico di questi mesi, malgrado la lobby dell'industria dello sci faccia di tutto per negarlo, è la dimostrazione evidente degli effetti della crisi climatica e di un modello di sviluppo della montagna semplicemente insostenibile.
Ci siamo da poco lasciati alle spalle l'anno più caldo mai registrato, ma quel che potrebbe accadere nei mesi a venire lascia presagire una situazione ancor più preoccupante dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico e delle criticità ambientali, ecosistemiche e sociali che ne verranno, senza parlare dell'insorgere sempre più frequente di eventi estremi che metteranno a dura prova i territori infragiliti.
L'uscita di “Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa” (DeriveApprodi, 2023) – nelle librerie a partire dal 7 gennaio – mai avrebbe potuto essere così tempestiva. Non che le cose che abbiamo scritto con Maurizio Dematteis non fossero da tempo all'attenzione dell'opinione pubblica, al di là del carattere inedito di una sistematizzazione che investe tutto l'arco alpino e la dorsale appenninica. Ma le immagini di questo inverno senza neve e dove quella artificiale non può nulla per effetto dell'innalzarsi dello zero termico (a prescindere dall'impennata dei costi energetici), della scarsità di neve anche alle quote più alte con quel che significa nell'accelerazione della fusione dei ghiacciai, degli invasi che già oggi scarseggiano d'acqua, sono inequivocabili.
I quotidiani trentini, in occasione dell'anteprima del 13 dicembre scorso, hanno dedicato all'uscita di “Inverno liquido” una significativa attenzione. Stiamo lavorando perché questo accada anche nei mass media regionali e nazionali. Cercheremo di darne cronaca su questo blog.
Iniziamo con la rivista “Altreconomia” che, nel suo numero di gennaio 2023, riporta un reportage a cura di Luca Martinelli dal titolo “La crisi climatica è già sulle piste: la neve è finita, che ci piaccia o no” nel quale si riprendono i dati del “Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc)”, la denuncia della Commissione internazionale per la protezione delle Alpi (Cipra), il rapporto annuale “Nevediversa” di Legambiente, la recente azione delle Red rebel di Extincion Rebellion al Sestriere e proprio il nostro lavoro “Inverno liquido”. Lo potete trovare nell'allegato.
La prossima puntata sarà dedicata all'ampia recensione in uscita sul numero di gennaio de “La nuova ecologia”.
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