"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

La crisi climatica e gli effetti sugli ecosistemi. «Inverno liquido» a Mestre

La locandina dell'evento

mercoledì, 1 febbraio 2023

«C’è un momento preciso in cui capisci che qualcosa sta cambiando. Sei nato e cresciuto pensando che sarebbe sempre stato così, anno dopo anno, stagione dopo stagione, generazione dopo generazione. Poiun giorno ti svegli e d’improvviso gli impianti di risalita sono fermi. E capisci che quel mondo è finito. La crisi climatica e quella sanitaria hanno messo in luce l’estrema debolezza del modello economico legato al turismo dello sci da discesa sulle montagne. In un’epoca nella quale il climate change ne accorcia le stagioni e ne aumenta i costi di gestione, in cui la crisi economica lo rende uno sport elitario e il cambiamento culturale vede prospettarsi una diversa domanda di rapporto con la montagna anche nei centri sin qui vocati alla monocultura del turismo invernale, quali prospettive di riconversione possono essere messe in campo? Quali possono essere le risorse attivabili? E quali gli attori e le reti che possono entrare in gioco?»

 

Mercoledì 1 febbraio 2023, ore 17.30, a Mestre (VE), presso il Centro Candiani

in concomitanza dell'uscita del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine dello stagione dello sci di massa" (DeriveApprodi, 2023)

Un incontro pubblico di riflessione cui partecipano 

Vanda Bonardo, presidente Cipra e Responsabile Carovana Ghiacciai di Legambiente (da remoto)

Diego Cason, sociologo bellunese e autore de "Il monito della ninfea"

Maurizio Dematteis, direttore dell'associazione "Dislivelli" e co-autore di "Inverno liquido" (da remoto)

Michele Nardelli, saggista e scrittore, co-autore di "Inverno liquido".

Introduce l'incontro

Giovanni Andrea Martini, consigliere comunale di Venezia.

Non ci si salva da soli. Occorre incrociare gli sguardi, condividere le conoscenze, tessere le trame di alleanze ampie e plurali, dando vita a sempre più strutturate comunità di pensiero e azione. Per essere interpreti di un cambio di paradigma non più rimandabile. Per pensare insieme il mondo a venire.

La copertina del libro

Mestre (VE), Centro Candiani

 

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