"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Rassegna Cinema dai Balcani

opera

sabato, 5 dicembre 2009

Osservatorio Balcani e Caucaso e Nuovo Cineforum Rovereto
hanno il piacere di invitarti all'evento

Dopo l'89. Rassegna di cinema dai Balcani
21 e 28 novembre, 5 e 12 dicembre 2009, ore 21.00
Sala conferenze del MART, Rovereto

Ingresso libero
Versione originale con sottotitoli in italiano

Attraverso alcune pellicole mai distribuite in Italia prodotte dalla recente cinematografia del sud-est Europa, la rassegna Dopo l'89 vi condurrà in un breve viaggio all'interno delle società in mutamento di Romania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria.

A Rovereto, nell'anno del ventennale dalla caduta del Muro di Berlino, gli appassionati di cinema avranno l'occasione di guardare ad est. Perché a cadere, vent'anni fa, non è stato solo un muro, ma un intero sistema politico e sociale. Il cinema, portato tradizionalmente a mescolare documentazione e trasfigurazione della realtà, ha accompagnato con occhio spesso disincantato il sofferto cammino che, tra occasioni perdute e nuovi conflitti, ha ridisegnato i contorni - non solo politici - dell'area balcanica.

Il primo appuntamento è già sabato di questa settimana: The paper will be blue (Hirtia va fi albastra) del regista romeno Radu Muntean vincitore del Premio Locarno 2006 sarà proiettato il 21 novembre, alla presenza di Livia Rusu - Consigliere politico dell'Ambasciata di Romania in Italia.

Il film trae ispirazione da un tragico incidente avvenuto nei giorni della tumultuosa rivoluzione di piazza romena del dicembre 1989 e cerca di ricreare l'emozione di quei giorni dal punto di vista delle persone ordinarie che parteciparono agli eventi. The paper will be blue racconta la perdita dell'innocenza da parte di un'intera generazione e la ribellione popolare che fece emergere il meglio e il peggio da ognuno: la solidarietà ma anche l'egoismo e la meschinità accumulati in decenni di frustrazione.

Nelle settimane a venire seguiranno:

sabato 28 novembre - A casa di zio Idriz (Kod Amidze Idriza), di Pjer Žalica, regista bosniaco vincitore nel 2003 Pardo d'argento al Festival di Locarno;
sabato 5 dicembre - Forecast (Prognoze) della bulgara Sophia Zornitza, un film su un conflitto balcanico con lieto fine;
sabato 12 dicembre - serata speciale sull'Albania: in anteprima nazionale il documentario Kinostudio (ITA, 2009, 29'), cui seguirà il dibattito con il sociologo albanese Rando Devole.

La rassegna fa parte dell'iniziativa Schermi divisi d'Europa realizzata in collaborazione con Nuovo Cineforum Rovereto e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Alle singole serate e appuntamenti hanno inoltre collaborato: MART - Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto; Museo Storico Italiano della Guerra; Fondazione Museo Storico del Trentino; Associazione dei Romeni del Trentino-Alto Adige; Alpe Adria Cinema - Trieste Film Festival; Musicamorfosi di Milano.

Rovereto, Mart

 

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