"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

«In cammino nella biosfera»

La locandina degli eventi

venerdì, 23 febbraio 2024

A partire dal libro "Inverno liquido", dal 23 al 25 febbraio, una tre giorni di incontri e pensiero fra Comano Terme e la Val di Ledro, in Trentino

L’Ecomuseo della Judicaria organizza anche quest’anno il ciclo di eventi “In cammino nella Biosfera": a febbraio il tema è suggerito dal libro "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa” (DeriveApprodi, 2023) di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli.

Con Michele Nardelli sono previsti due incontri serali (20.30), venerdì 23 febbraio presso la Biblioteca di Ponte Arche (Comano Terme), in dialogo con la zoologa e mediatrice culturale Elisabetta Filosi, e sabato 24 nella Sala Maestro Nando di Bezzecca, in dialogo con la naturalista del Muse Chiara Fedrigotti.

Sabato mattina alle ore 10.00 si terrà invece un incontro dell’autore con i bambini presso la Biblioteca di Comano Terme.

Domenica 25 febbraio nel pomeriggio dalle ore 14.00 è prevista una camminata a Comano Terme, sempre in compagnia dell’autore, guidati da un accompagnatore di media montagna.

Ponte Arche (Comano Terme), Biblioteca

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Alessandro Armani il 27 febbraio 2024 10:00
    Limite e biocentrismo, due spunti per ripensare il nostro futuro? Questa settimana ho avuto la fortuna di partecipare a due incontri che, seppur differenti per tema e approccio, hanno offerto spunti di riflessione simili. Sto parlando dell’evento del filosofo Umberto Galimberti “L’etica del viandante” e della presentazione del libro “Inverno Liquido” da parte del formatore/scrittore Michele Nardelli.
    Tanti sono stati gli elementi di similitudine tra le due serate, ma in particolare due tematiche hanno focalizzato la mia attenzione: il biocentrismo e l’importanza del limite.
    Il primo implica un radicale cambio di paradigma: non più l'uomo al centro e dominatore dell'universo, ma come parte integrante di un ecosistema complesso e interconnesso. Questo significa riconoscere il valore intrinseco di tutte le forme di vita e ripensare il nostro modo di vivere e di abitare la Terra.
    Il secondo invece, molto caro alla cultura greca risulta essere di difficile applicazione per come è impostata la società moderna. Eppure teoricamente il concetto non sarebbe neanche così difficile da metabolizzare. La maggior parte di quello che ci riguarda è limitato. Viviamo in un mondo finito, possiamo crescere fisicamente fino ad un certo punto e anche il nostro tempo di vita è limitato. Eppure l’intero sistema economico si basa su un concetto di crescita infinita (irrealistico). Curioso no?! Le fasi di poli-crisi che stiamo vivendo e che verosimilmente caratterizzeranno sempre più il nostro futuro richiederanno nuove visioni per affrontare la realtà. Ma per avere diversi strumenti è necessario iniziare ad applicare nuovi modelli di pensiero. Limiti e biocentrismo non sono solo sono dei concetti filosofici, ma anche sfide apparentemente insormontabili che il nostro tempo ci impone. Infatti i cambiamenti culturali sono per loro natura lunghi e complessi, ma necessari. L'urgenza di cambiare rotta ci spinga a ripensare il nostro modo di vivere e di abitare la nostra (unica per ora) Terra, adottando nuovi modelli di pensiero e d’azione.
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