"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Alessandro Rotta, uno di noi

Alessandro Rotta

sabato, 18 maggio 2024

Oggi ci siamo trovati numerosi in un luogo molto bello (Villa Venier) a Sommacampagna (VR) per ricordare Alessandro Rotta, amico che ci ha lasciati il 24 febbraio scorso a soli 51 anni.

Con Alessandro abbiamo condiviso idee, emozioni, viaggi attorno al percorso di ricerca di Osservatorio Balcani. Fu l'inizio di un tragitto umano e professionale che lo ha portato a diventare capo di gabinetto del Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Sud del Caucaso.

Negli ultimi anni ci si incontrava di rado, ma Alessandro era e per sempre rimarrà uno di noi, parte di una comunità di pensiero e di impegno che proseguirà il suo cammino per le strade della pace in Europa e nel Mediterraneo.

Una proposta c'è già sul tappeto, nata dalla conversazione collettiva e condivisa in linea di massima con la famiglia, ma ancora in nuce. Ne parleremo quanto prima. 

Ma oggi i ricordi, i pensieri, i suoni e le immagini proposte ci hanno fatto sentire Alessandro fra noi. Grazie per questo regalo. 

Sommacampagna (VR), Villa Venier

 

2 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Mauro Cereghini il 18 maggio 2024 17:54
    Cari amici,

    grazie per aver organizzato la giornata di domani. Purtroppo non riesco ad esserci di persona, ma sono con voi idealmente nel ricordo di Alessandro. Senza lacrime e senza troppe parole, magari con un sorriso dei suoi, gentile e profondo, dal tocco ironico e acuto quanto bastava per intendersi. E certamente con un bicchiere buono!

    Se ci saranno iniziative future nel nome di Alessandro, del suo pensiero curioso e dei suoi valori rigorosi, per quanto possibile darò volentieri una mano.


    MAURO CEREGHINI
  2. inviato da Silvia Nejrotti il 18 maggio 2024 17:52
    Cari amici ed amiche,

    mi unisco a voi nel ricordare Alessandro Rotta, conosciuto alcuni anni fa, lavorando in Osservatorio Balcani.
    Conservo il ricordo della sua serietà nella ricerca, unita alla gentilezza, alla concretezza, all'ironia leggera di chi non si prende troppo sul serio ma serio lo è molto, espresse con la cadenza sonora e viva della lingua veneta.
    Conservo, soprattutto, il ricordo di una cena a dialogare - più che di Balcani, di guerra e di pace - di vino e di letteratura, di legame con le proprie radici, di Luigi Meneghello.

    Questa mattina, dunque, ricordo e saluto Alessandro, rileggendo alcune pagine di Libera nos a malo.

    Silvia Nejrotti, Torino
il tuo nick name*
url la tua email (non verrà pubblicata)*