"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Südtirol - Alto Adige

«Inverno liquido» al Centro Trevi di Bolzano
La Cartolina dell'evento

Per iniziativa della Biblioteca Provinciale Italiana Claudia Augusta 

Lunedì 20 marzo 2023, alle ore 17.30

presso il Centro Trevi, Via Cappuccini 28 a Bolzano

si svolge la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

Derive&Approdi, 2023

 

A confrontarsi con gli autori ci saranno

Giacomo Bertoldi e Michele Bozzoli, ricercatori Eurac

Roberto De Martin, già presidente Club Alpino Italia

Sofia Farina e Linda Schwarz, Protect Our Winters Italy

 

Modera l'incontro

Claudio Campedelli, giornalista

 

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Oltre il limite. A proposito della ristrutturazione del rifugio Santner
Rifugio Santner

Quando i luoghi dell’anima, dove gli individui entrano in contatto con la propria natura biologica e spirituale, saranno ridotti a merci qualcuno si arricchirà ma tutti saremo più poveri *

di Diego Cason

Esposti a un’insidia, a un pericolo mortale, a una persecuzione, cerchiamo un riparo. Un refugium, dal latino refugere, che non significa riparare ma rifuggire, da cui rifugiato. Il rifugio che conosciamo meglio è quello alpino. Dove ci si rifugia, appunto, per sfuggire alle minacce della montagna. Deriva dagli antichi “xenodochi”, ospizi gratuiti per forestieri e pellegrini. In tutti i monti del mondo c’è qualche tipo di rifugio. Alcuni nacquero sfruttando pareti aggettanti, grotte, antri erosi dai venti. In Svizzera li chiamano capanne: anche in tedesco Hütte si riferisce a una casupola (Hundenhütte è la cuccia del cane), se vogliamo indicare un rifugio bisogna utilizzare il termine Berghütte (capanna di montagna). I rifugi erano, di norma, luoghi semplici che fornivano un giaciglio e cibo d’emergenza.

Con la diffusione dell’alpinismo e la nascita del turismo moderno nell’Ottocento i rifugi si trasformarono in alberghetti. Oggi, con il turismo alpino di massa, sono pressati da una domanda di servizi un tempo sconosciuta. I primi rifugi moderni servivano come punti d’appoggio per raggiungere obiettivi strettamente alpinistici e, di frequente, furono edificati in luoghi posti già in alta quota per agevolare l’arrampicata verso una o più cime. Spesso furono costruiti su valichi e passi sfruttando edifici precedentemente dedicati ad altro scopo, come ricoveri per i pastori o per carbonai che trascorrevano periodi piuttosto lunghi in alta montagna. Oggi questo tipo di funzione è svolta da bivacchi prefabbricati portati direttamente in elicottero sul posto. I rifugi invece hanno seguito un’evoluzione che li ha in gran parte trasformati in alberghi, più o meno grandi, quasi sempre dotati di un servizio di ristorazione, di bagni e camere individuali al posto delle grandi camerate e dei bagni collettivi.

Esodo e confini
Esodo e confini

Rassegna di film e dibattito – 5ª edizione

Africa: Cooperazione, Sviluppo e Migrazione

Bolzano, sabato 27 novembre 2021 - Merano, venerdì 3 dicembre 2021

La rassegna “Esodo e Confini” prevede proiezioni di film africani e dibattiti con qualificati esperti nell’ambito della cooperazione internazionale e nell’arte del cinema dell’Africa. La rassegna vuole, inoltre, offrire alla cittadinanza un'opportunità volta a promuovere maggiore conoscenza relativa ai cambiamenti economici e socio-culturali nei paesi africani. La cinematografia in Africa negli ultimi decenni ha registrato un significativo sviluppo dando un importante contributo sia per fare conoscere i problemi che attraversano le società africane che per acquisire maggiore consapevolezza rispetto a questioni come le disuguaglianze sociali, gli impatti ambientali, i conflitti politici, il ruolo della società civile e movimenti migratori. L’iniziativa vuole evidenziare l’impegno sociale dei cineasti africani e il ruolo che può avere il cinema come strumento di trasformazione socio-culturale. Per approfondire i temi della rassegna verrà anche allestita un’esposizione di libri e video presso la Biblioteca Culture del Mondo (a cura di Adel Jabbar)

La rassegna è promossa da Cedos - Educazione permanente


Bolzano, sabato 27 novembre 2021

Sala Parrocchia dei Tre Santi, Via Amedeo Duca D’Aosta, 25

Ore 9:00 - 11:00

Attualità e prospettive delle politiche della cooperazione allo sviluppo

Mario Raffaelli, presidente di Amref Health Africa Italia, esperto della cooperazione internazionale

Cécile Kyenge, già Ministra per l'integrazione e già eurodeputata

Michele Nardelli, studioso di cooperazione internazionale e di tematiche ambientali

Judith Hafner, collaboratrice Caritas Mondialità e coordinatrice della Rete per la sostenibilità

Il virus etnico
ragazzi scuola covid

 

Tra i danni del coronavirus in Alto Adige – Sud Tirolo, anche quello al dialogo fra gruppi linguistici. Le tensioni sui tamponi nasali a scuola ne sono un segnale. Che però non sembra ascoltato.

di Mauro Cereghini

(4 maggio 2021) La pandemia da covid-19 ha fatto molti danni. I morti, anzitutto. E poi le perdite economiche, lo stravolgimento della vita sociale, l'isolamento in casa... Nella nostra provincia, rischia di aggiungersi un danno in più: quello alla comprensione e al dialogo tra gruppi linguistici. Almeno in quella parte di vita pubblica che si è scelto di tenere rigidamente separata per gruppi, e cioè la scuola. Un dirigente giorni fa riconosceva sconfortato che un anno di covid-19 ha portato indietro le lancette di decenni. Ultimo è il caso dei test nasali autosomministrati– i famosi tamponcini – ma prima ne sono venuti altri come la scuola d'emergenza o l'obbligo delle mascherine ffp2. Tutti casi in cui l'autonomia provinciale ha introdotto norme diverse da quelle nazionali, in sé magari utili, ma senza il confronto e la mediazione culturale con i destinatari del mondo italiano.

 

 

Dal Territorio al Territorio
Sud Tirolo - Alto Adige, il lago di Carezza

Nell'ambito della rassegna "Alimentazione e sostenibilità", dodici confronti sulla nuova frontiera del cibo e della produzione, lunedì 18 gennaio 2021, alle ore 18.00 si svolge la seconda conference call "Dal Territorio al Territorio. Circolarità e sostenibilità" cui si può accedere sulla pagina Facebook del CLS di Bolzano e sulla piattaforma Zoom.

Il progetto

Dodici tappe, dodici puntate, dodici riflessioni. Il CLS di Bolzano organizza una serie di incontri online per discutere il tema della sostenibilità e del futuro, a partire dalle scelte di ogni giorno fino a puntare un faro sulle esperienze e i progetti più innovativi.  Le conferenze organizzate in collaborazione con Cru.it, ideate dal giornalista e gastrosofo Angelo Carrillo, vogliono dare luce le eccellenze di Bolzano e dell’Alto Adige, confrontando realtà locali e nazionali, per offrire agli imprenditori e ai lavoratori spunti di riflessione a 360 gradi su un settore in forte espansione e sempre più strategico per le scelte contemporanee e future.

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