"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Nell'ambito della Festa di Primavera in Biblioteca a Mori
Domenica 30 aprile 2023, alle 10.30
Per iniziativa della Biblioteca Comunale di Mori e nell'ambito della Festa di Primavera, con inizio alle ore 10.30 presso la Biblioteca, ci sarà la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
la crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
Derive&Aprrodi, 2023
In dialogo con uno degli autori, Michele Nardelli, ci sarà il giornalista del quotidiano "L'Adige" Domenico Sartori.
Alessandro Mengoli, amico ma anche insieme a noi viaggiatore nella solitudine e parte del collettivo di scrittura nato intorno a "Inverno liquido", ha partecipato all'evento che venerdì scorso ci ha visti presentare questo libro a Roma. Dopo quell'incontro, sollecitato dalle parole degli intervenuti, ha scritto questo testo prezioso che ho pensato di proporre ai lettori di questo blog.
di Alessandro Mengoli
Nel 1994 regalai a mia figlia FernGully, un film d’animazione, una fiaba ecologica. Desideravo introdurre nel suo levigato mondo Disney altri stimoli: dai colori vivi, contrastati, alle nebbie di fumo, dall’allegro gruppo di amici alla comunità minacciata, dalla cattiveria addolcita all’assenza di scrupoli, dal personaggio maligno al Male, entità astratta.
La comunità di fate difende la foresta dall’avanzare della furia distruttrice dell’uomo, rappresentata da un’enorme macchina che trasforma gli alberi abbattuti in tavole da costruzione. Nell’incedere viene abbattuto anche il baobab dove le fate avevano imprigionato lo spirito del Male della foresta. Hexxus personifica il lato cattivo dell’attività umana, uno dei lati: è veleno e inquinamento. Si nutre dei gas di scarico della macchina per crescere, come peraltro gli altri alberi che assorbono CO2. Alla fine Hexxus viene sconfitto e viene imprigionato in un albero, come la CO2: per vincere il Male, al bacio del principe si sostituisce una nature based solution, si direbbe oggi.
Notevole ricordare che Robin Williams presta la voce ad un simpatico personaggio della fiaba, un pipistrello fuggito da un laboratorio umano. Trent’anni fa la scienza era vista ancora come amica dell’uomo. Oggi la scienza è vista con diffidenza: dai laboratori fuggono virus che infestano il mondo, complice sempre il pipistrello, il Calimero dei mammiferi (fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero…è un’ingiustizia però).
Sono molti gli studi sul tema: l’idea di fondo è uscire dalla tradizionale polarizzazione montanari-cittadini pensando un nuovo stile di interconnessione continua fra sistemi socio-territoriali. Un articolo su Avvenire di oggi 26 aprile.
di Edoardo Castagna*
Agli ultimi Mondiali di sci alpino duecento atleti hanno presentato alla Federazione internazionale una lettera in cui chiedevano di prendere atto dell’insostenibilità dell’attuale sistema agonistico. Gli atleti (tra i quali la coppia d’oro del Circo bianco, Aleksander Kilde e Mikaela Shiffrin, e la nostra più grande campionessa, Federica Brignone) hanno chiesto interventi semplici e sensati: non forzare l’apertura della stagione prima del tempo e posticiparne invece la chiusura, sfruttando l’innevamento più prolungato delle montagne scandinave; oppure evitare trasferte ripetute a lungo raggio (nella stagione appena conclusa si è andati due volte in Nordamerica, a dicembre e poi di nuovo a marzo). Non si conosce la reazione concreta della Federazione, il cui presidente è anche il proprietario di una delle più importanti aziende produttrici di sci (e ha tutto l’interesse a mettere in mostra le novità della stagione il prima possibile e nel maggior numero di luoghi possibile); ma la sensibilità dimostrata da chi in montagna e di montagna vive, come gli sciatori, è in perfetta coerenza con quanto da tempo vanno elaborando gli studiosi delle dinamiche dello spopolamento e del ripopolamento delle aree interne.
La cinquantesima presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(Derive&Approdi, 2023)
si svolgerà
Venerdì 21 aprile 2023, alle ore 18.30
Libreria Spazio Sette (Ubik), via dei Barbieri 7, a Roma
In dialogo con gli autori Maurizio Dematteis e Michele Nardelli ci saranno
Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio
Paolo Piacentini, camminatore, scrittore, presidente onorario di Federtrek
Filippo Tantillo, coordinatore scientifico Strategia Nazionale Aree Interne
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenota a info@spaziostettelibreria.it
Nell'ambito di Camp Giovane CAI - Dolomiti 2023 che si svolgerà a Corvara in Val Badia (BZ) dal 22 al 25 aprile 2023 presso il Villaggio Alpino Tempesti, domenica 23 aprile, alle ore 17.00
ci sarà la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
«Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa»
(Derive&Approdi, 2023)
All'incontro con i giovani del Club Alpino Italiano partecipa uno degli autori, Michele Nardelli.
Nell'ambito del programma de "La notte europea della geografia 2023", l'Università degli Studi di Udine, in collaborazione con Società Geografica Italiana, promuove la presentazione del libro
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(Derive&Approdi, 2023)
Venerdì 14 aprile 2023, ore 15.30
Udine, Palazzo Antonini (Sala Gusmani, Aula 3), via Petracco 8
Gli autori Michele Nardelli e Maurizio Dematteis
ne discutono con i partecipanti.
Modera l'incontro Mauro Pascolini, Università di Udine.
L'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia – Sez. Veneto, in occasione della Notte della Geografia, promuove un dialogo con Maurizio Dematteis sul libro Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa (Demattis e Nardelli, Derive e Approdi, 2023)
L’incontro mira a favorire il diffondersi della consapevolezza delle relazioni tra sviluppo dei modelli territoriali, cambimento climatico e pratiche turistiche legate agli sport invernali e nello specifico allo sci; vuole porre l’attenzione sulle trasformazioni e sulle possibili alternative a modelli di sviluppo insostenibili portando all’attenzione il punto di vista di imprenditori, operatori e testimoni del mondo dello sci che, attraverso le loro voci – raccolte in un reportage dalle montagne italiane (Alpi e Appennini) curato da Dematteis e Nardelli – hanno analizzato i fallimenti, spiegato i percorsi di riconversione e illustrato i sogni di rinascita.
Il dialogo sarà animato da Mauro Varotto e Francesco Vallerani.
L'evento si svolgerà in presenza presso il Museo di Geografia, via del Santo, 26 (Sala Africa) e online: https://unipd.zoom.us/j/88668907523