"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Inverno liquido

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa. «Inverno liquido» a Torino
Paul Klee

«C’è un momento preciso in cui capisci che qualcosa sta cambiando.
Ma cambiando davvero. Sei nato e cresciuto pensando
che sarebbe sempre stato così, anno dopo anno, stagione
dopo stagione, generazione dopo generazione, e poi un giorno
ti svegli e capisci che anche quel che sembrava immutabile
è destinato a mutare. Cominci a parlarne con gli amici,
poi compaiono i primi articoli sui giornali, escono le prime
pubblicazioni che fotografano il fenomeno, e a quel punto è
solo questione di tempo. A volte, per qualcuno, molto tempo,
mentre altri ci arrivano prima. Perché i cambiamenti
culturali, di stili di vita, di abitudini, sono lenti, vanno metabolizzati
poco alla volta. Ma prima o dopo, d’improvviso ti
ci trovi dentro, e tutto come d’incanto diventa chiaro, senza
più conflitti interiori o rimpianti. E ti senti finalmente libero,
ti stupisci di essere stato così stupido da incaponirti su una
cosa che non aveva più senso. Da un po’. Bastava fermarsi un
momento, alzare lo sguardo, ragionare e uscire dai cliché».

 

Il libro «Inverno liquido» sarà presentato a Torino giovedì 26 gennaio, alle ore 18.30, presso la Libreria La Montagna, in via Paolo Sacchi 28 bis.

Con gli autori Maurizio Dematteis e Michele Nardelli dialogherà Vanda Bonardo, presidente Cipra Italia e responsabile Carovana ghiacciai di Legambiente. A moderare l'incontro sarà lo scrittore e alpinista Enrico Camanni.

Un'idea di futuro per il Bondone. In «Inverno liquido»
La locandina dell'incontro

«... Parlare di «Monte Bondone», infatti, appare riduttivo perché lo spazio di cui stiamo parlando si caratterizza come un "sistema montuoso" che coinvolge una vasta area che si estende senza soluzione di continuità dalla Valle dell’Adige a quella dei Laghi, dalla cima Palon e dalla piana delle Viote fino al Monte Stivo. Sistema che comprende la Valle di Gresta, la Valle di Cavedine, il Monte Velo. E, se non proprio in continuità, certamente in affinità con il Monte Baldo e le cosiddette Prealpi Gardesane. La posizione geografica di questo sistema montuoso e in particolare l’influenza del Lago di Garda hanno reso possibile uno spazio naturalistico e una straordinaria biodiversità che solo una scarsa coscienza ambientale e una declinazione funzionale al turismo di massa ha potuto banalizzare.»

Si svolgerà sabato 28 gennaio 2023, alle ore 17.00, presso il Centro Civico di Sopramonte, la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli «Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa» (DeriveApprodi, 2023).

Si confrontano con gli autori:

Alex Benetti, presidente della Circoscrizione Bondone

Alessandro de Bertolini, Museo storico del Trentino

Angelo Giovanazzi, Associazione Baldensis

Luca Sommadossi, Comunità della Valle dei Laghi

Marta Villa, Università di Trento

Moderatore dell'incontro sarà il giornalista Walter Nicoletti

 

All'incontro sono stati invitati i sindaci del sistema montuoso del Bondone, ovvero della Valle di Cavedine e della Valle di Gresta, di Trento e della Valle dell'Adige. 

 

La crisi climatica è già sulle piste. Il reportage di Altreconomia
Corno alle Scale, Appennino

(9 gennaio 2023) Quel che sta accadendo nell'andamento climatico di questi mesi, malgrado la lobby dell'industria dello sci faccia di tutto per negarlo, è la dimostrazione evidente degli effetti della crisi climatica e di un modello di sviluppo della montagna semplicemente insostenibile.

Ci siamo da poco lasciati alle spalle l'anno più caldo mai registrato, ma quel che potrebbe accadere nei mesi a venire lascia presagire una situazione ancor più preoccupante dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico e delle criticità ambientali, ecosistemiche e sociali che ne verranno, senza parlare dell'insorgere sempre più frequente di eventi estremi che metteranno a dura prova i territori infragiliti.

 

Sci, sotto i duemila non c’è futuro: oltre 100 stazioni a rischio estinzione
Crisi climatica - da

di Rosario Fichera *

 

Maurizio Dematteis e Michele Nardelli, autori di «Inverno liquido»: «Occorre diversificare; puntare sulla biodiversità è un'alternativa per il turismo»

Un lungo reportage durato tre anni per raccontare, attraverso le testimonianze di imprenditori, amministratori locali, operatori del turismo e amanti dello sci, cosa sia rimasto oggi della stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà delle Alpi e degli Appennini.

Una straordinaria e lucida fotografia che documenta, con i cambiamenti climatici in atto, il declino ormai segnato per numerose località sciistiche. Dove però stanno nascendo anche percorsi di riconversione, con tanti giovani consapevoli che occorre puntare su uno sviluppo turistico in armonia con l’ambiente naturale. È questo il cuore pulsante di «Inverno liquido», un libro documentatissimo e coinvolgente, scritto dal giornalista e scrittore torinese Maurizio Dematteis e dal formatore e saggista trentino Michele Nardelli, edito da «DeriveApprodi». Il libro sarà presentato al Muse martedì 13 dicembre alle 17.30.

Un libro corale, perché dà voce al racconto di tanti testimoni della montagna che stanno assistendo alla scomparsa di un mondo che fino a oggi ha rappresentato per molte località l’unica fonte di sviluppo. Un declino davanti al quale si rimane spesso disorientati, incapaci di cambiare rotta, ma che in altri casi ha rafforzato la voglia di cambiare, puntando, insieme allo sci, a nuovi modi di valorizzare la montagna.

 

Montagna disincantata
Un'immagine della sala

Per chi non ha potuto parteciparvi, nel numero di oggi di Vita Trentina, settimanale della Diocesi di Trento, la cronaca di Augusto Goio della presentazione al Muse del libro "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa" di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli (Derive & Approdi, 2022). Non meno di centoventi persone a seguire il saluto tutt'altro che formale di Michele Lanzinger, direttore del Muse, il confronto coordinato da Federico Zappini dove sono intervenuti, oltre agli autori, Vanda Bonardo, Diego Cason, Giorgio Daidola e Gianluca Cepollaro. In allegato, la cronaca della serata proposta di Augosto Goio che ringraziamo.

«Inverno liquido, Olimpiadi e Conversione ecologica della montagna» a Sondrio
La locandina dell'incontro

Il Centro culturale Oltre i Muri promuove

giovedì 15 dicembre 2022, alle ore 20.45, presso la sala F.Besta in via Vittorio Veneto 4 a Sondrio,

"Inverno liquido, Olimpiadi e Conversione ecologica della montagna"

Serata di presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa" (Derive & Approdi, 2022)

 

Introduce

Angelo Costanzo, presidente del Centro culturale Oltre i Muri

 

A dialogare con gli autori sarà

Aldo Bonomi, sociologo, editorialista del Sole 24 Ore

 

Saranno presenti 

Michele Comi, Guida alpina

Adriana Baruffini, presidente della sezione CAI di Lecco

Paolo Camanni, presidente della sezione CAI Valtellina

In tantissimi al Muse di Trento. Ed oggi a Bergamo.
La locandina dell'incontro di Bergamo

Oggi, mercoledì 14 dicembre, è la volta di Bergamo. Ieri la risposta di pubblico al Muse per l'anteprima trentina di “Inverno liquido” ci ha dato il segno dell'utilità di questo lavoro, nelle parole di apprezzamento che sono venute dagli intervenuti, nelle numerose copie del libro vendute, nella richiesta di nuove presentazioni del libro sul territorio. E nel sostegno all'idea di proseguire sulla strada di un collettivo di pensiero e di scrittura per riempire di senso e di processi di cambiamento questo tempo così liquido che, nella sproporzione fra quel che sarebbe necessario mettere in campo e la reale capacità di imprimere un cambiamento di rotta, ci fa sembrare inutili tanto le parole quanto l'agire.

Vorremmo misurare l'efficacia di “Inverno liquido” proprio in questo, nel suo divenire visione e al tempo stesso promotore di comunità. A conclusione della presentazione si è avvicinata una ragazza che studia all'Universtà di Venezia proprio sui temi delle terre alte a proporci di incontrare proprio a partire da "Inverno liquido" il loro gruppo di lavoro. Ecco, ieri ho avuto la percezione dell'effetto di germinazione che un libro può avere. E credo sarà così anche nelle prossime presentazioni, che coinvolgano gruppi più o meno numerosi di persone, che riconoscono il proprio impegno in quello di altre comunità costruenti così da sentirsi meno soli.

Questo agire comunitario – perché questo libro è senza retorica un lavoro di comunità – ci incoraggia nel proseguire questa navigazione. Lo faremo oggi a Bergamo e domani a Sondrio, nelle presentazioni che stiamo programmando per i primi mesi dell'anno a venire, ma anche nel lavoro di un collettivo di narrazione che ogni giorno trova nuove disponibilità e nuove tracce di lavoro.

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