"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Una lettera aperta del presidente della Circoscizione Bondone sul futuro della montagna
di Alex Benetti *
La montagna è un luogo controverso e difficile, dove convive lo spirito vigoroso dei fianchi dei rilievi e la fragilità di un ambiente precario. La sua affascinante maestosità ha spesso motivato l’uomo a mostrare la propria superiorità. La sua bellezza è un equilibrio che richiede aiuto, tutela e cautela. Talvolta non occorre immaginare un suo sviluppo perché spesso accade di trovare nei suoi luoghi ciò che occorre per apprezzarla.
Il Bondone è sempre un tema rilevante che periodicamente si ripresenta nei quotidiani provinciali. Nel corso degli anni sono state proposte molte analisi e sono stati ideati molti progetti. Alcuni hanno trovato una vera realizzazione, altri sono rimasti solo sulla carta. I molti interrogativi ai quali non è stato risposto hanno fatto crescere il sentimento che il Monte Bondone possa essere paragonato ad una montagna incompiuta. Negli anni del boom economico si immaginava una montagna vocata al turismo di massa e capace di ospitare i cittadini di Trento in villeggiatura. La Trento Alta che era immaginata a metà secolo è stata un fallimento con il quale oggi dobbiamo confrontarci. Prima di investire in grandi progetti dobbiamo analizzare il territorio, cercando di risolvere i molti punti interrogativi che ancora ci poniamo.
Presentazione del "Progetto Vallelaghi", per il governo del nuovo comune di Vallelaghi
Luca Sommadossi è stato negli ultimi cinque anni presidente della Comunità della Valle dei Laghi. Mi permetto di dire un ottimo presidente di una Comunità che in questo tempo ha iniziato a darsi un proprio percorso di riconoscibilità e di autogoverno, attraverso le idee e la capacità di fare comunità, nel coinvolgimento di soggetti sociali che sono diventati i protagonisti di un significativo progetto di rinascita. La sua rinuncia (forzosa) alla ricandidatura rappresenta non solo un fatto negativo che lascia incompleto questo percorso, ma anche il segno di come quella che è stata una delle principali riforme istituzionali in questa terra e che avrebbe potuto dare nuovi poteri ai territori stia venendo affossata. (mn)
«Carissimi, la vita è bella perché non è mai scontata e perché si presenta sempre con strade nuove e inedite da percorrere.
Sapete tutti che stavo lavorando alla formazione di una lista a sostegno della mia candidatura per un nuovo mandato da presidente della Comunità della Valle dei Laghi. Una lista che fosse al contempo espressione delle amministrazioni comunali e rappresentativa della società civile con cui avevamo lavorato in questi 5 anni.
Eravamo ormai giunti alle soglie della presentazione (ringrazio tutti quelli che avevano dato la loro disponibilità). Le amministrazioni comunali non hanno sostenuto questa linea e hanno scelto una strada diversa con una nuova lista e un nuovo candidato presidente. Viste le nuove modalità di elezione indiretta tramite i rappresentanti dei consigli comunali introdotte dalla riforma del novembre scorso era chiaro che questo rendeva praticamente pari a 0 la possibilità di continuare in ulteriori 5 anni di mandato e una mia candidatura non avrebbe fatto altro che creare divisione all'interno della Valle senza alcun risvolto positivo.
La Comunità della Valle dei Laghi è in un momento cruciale del suo percorso di autosviluppo. Nella "conversazione" di Lasino discuteremo del presente e del futuro del Trentino e delle sue valli.
Siete tutti invitati in una serata che non parlerà solo di economia locale ma anche della partita in gioco domenica prossima, quando il Trentino sarà chiamato a decidere se dare continuità all'anomalia politica che da quindici anni lo fa diverso dalle altre regioni dell'arco alpino o se sceglierà la strada dell'omologazione al quadro nazionale.
Perché sarebbe questo l'esito qualora il centrosinistra autonomista non dovesse avere più del 40% dei suffragi.
Incontro elettorale promosso dal circolo del PD della Valle dei Laghi. Al centro del confronto il futuro di una valle ricca di fascino e di risorse che deve ritrovare un proprio percorso fra le Dolomiti e il Garda.
Partecipano i candidati Lucia Maestri, Michele Nardelli e Andrea Rudari. Introduce i lavori Luca Sommadossi, presidente della Comunità di Valle.
Serata promossa dal Circolo del PD della Valle dei Laghi.
Partecipano: Michele Nardelli, consigliere provinciale Rosario Lembo, contratto mondiale per il diritto all'acqua Alberto Pacher, vicepresidente della PAT