"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Darsi il tempo

Darsi il tempo: per che cosa?
nairobi

Da Missione Oggi, rivista mensile dei missionari saveriani, una recensione del libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli

di Maria Teresa Cobelli

Korogocho. Seduti attorno ad un tavolo scambiamo due chiacchiere con giovani universitari che vorrebbero valutare l'impatto della cooperazione internazionale sulla vita della baraccopoli. Il padre, che ci ospita, ascolta e ad un tratto esce con una frase lapidaria: "La cooperazione è voler andare a risolvere i problemi degli altri per non occuparci di quelli di casa nostra!". Magari un po' brutale, ma come dargli torto, soprattutto nell'Italia di oggi?

È proprio su questo aspetto della critica al sistema degli aiuti allo "sviluppo" che si incentra il libro Darsi il tempo, di Cereghini e Nardelli. (...)

http://www.saverianibrescia.com/missione_oggi_stampa.php?centro_missionario=notizie&notizia=darsi_il_tempo_per_che_cosa&id_n=134

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Folgorati
Darsi il tempo
Gentili Mauro Cereghini e Michele Nardelli, mi chiamo Adriano Ferroni e sono un operatore sociale che sviluppa progetti educativi, culturali e di comunicazione sociale per alcune associazioni non profit.  Tempo fa con alcuni amici della mia città, Roseto degli Abruzzi in provincia di Teramo, abbiamo iniziato un confronto serrato sulle questioni riguardanti l'uomo, spaziando dalla politica alla pedagogia, dalla giustizia alla pace, dall'urbanistica alla vita dei bambini nelle città. Si discuteva dell'importanza del dialogo ecumenico e dell'incontro con le culture. Organizzavamo incontri con teologi, filosofi, scrittori, giornalisti e soprattutto meditavamo testi e approfondivamo esperienze e percorsi diversi: don Milani e Bonhoeffer, Tonino Bello e Sorella Maria di Campello, Turoldo e Capitini, Levinas e Simone Weil, La Pira e Langer. Da questa ricerca continua è nata l'idea di creare una organizzazione non governativa, che mette al centro del proprio operare l'incontro con l'Altro non astratto ma concreto, nei suoi contesti culturali, sociali, politici, spirituali ed economici attraverso progetti di cooperazione allo sviluppo, con un'attenzione particolare al mondo dei bambini e dei ragazzi.  Mentre cercavamo modelli e contatti con cui confrontarci e dialogare abbiamo trovato "casualmente" il vostro libro Darsi il tempo che ci ha a dir poco folgorati. L'idea di cooperazione che volevamo mettere in opera si materializzava. Le aspirazioni e le pratiche di cui parlate ci hanno subito coinvolto ed entusiasmato fornendoci una direzione. Siamo agli inizi e quando si comincia a camminare si ha sempre bisogno di consigli esperti e volevamo chiedervi se vi andava di fare un tratto di strada insieme e discutere alcune idee che sono scaturite dalla lettura del libro. Ringraziandovi per il bellissimo lavoro svolto auguro buone giornate. Adriano

La giusta misura nell'interdipendenza globale. Un'altra idea della cooperazione

Una nuova recensione di "Darsi il tempo" da "L'altrapagina"

recensione

Il tempo della cooperazione

di Andrea Rossini - (apparso su Balcani Cooperazione, 7 novembre 2008)

Incontro Michele Nardelli per un caffé nella čaršija di Sarajevo. Sta accompagnando un gruppo di insegnanti trentini in un viaggio di conoscenza attraverso i Balcani. Quando il discorso cade sullo stato della cooperazione internazionale nel Paese comincia a spazientirsi, e a dar voce a pensieri e riflessioni che ormai da anni va ripetendo nelle sedi più diverse. Ritrovo oggi quei ragionamenti espressi in forma compiuta finalmente in un libro, scritto a quattro mani con Mauro Cereghini.

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Cooperazione senza confini
di Ugo Morelli (apparso su Corriere del Trentino, novembre 2008)
Che rapporto c’è tra pluralismo, biodiversità e interculturalità? Già la domanda potrebbe spaventare. Eppure si tratta di tre questioni che ci riguardano tutti nel mondo in cui viviamo, in qualsiasi luogo ci troviamo a vivere.

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Ripensare la cooperazione

di Giulio Marcon (apparso su Il Manifesto, 21 novembre 2008)

La manovra finanziaria di Tremonti taglia del 56 per cento i fondi alla cooperazione allo sviluppo. A questa drastica riduzione va aggiunta la cancellazione dei finanziamenti all'educazione allo sviluppo e la vergognosa scelta di privilegiare per la cooperazione quei paesi che collaborano al rimpatrio dei loro immigrati dall'Italia. 

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Quel che il libro mi trasmette

dal blog "The Balcan Crew - Il caffé delle diaspore" lunedì 22 dicembre 2008

Vi ricordate tutti che io sono persa in amore per Matteo e per il suo blog Metapolis.
Bè, alcuni giorni fa Matteo è stato alla presentazione di un bellissimo libro : “Darsi il tempo” di Michele Nardelli e Mauro Cereghini.

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