"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Incontro sulla scuola promosso dal Circolo Pd di Pergine
Partecipano l'Assessore Marta Dalmaso e i consiglieri Michele Nardelli e Luca Zeni
di Flavio Ceol
Il governo ha approvato i regolamenti attuativi della legge di riforma nazionale della scuola relativamente al secondo ciclo. Regolamenti, invero, completi solo per la parte liceale, mente per quanto riguarda gli istituti tecnici e, ancor più, quelli professionali lo stesso documento nazionale presenta dei punti ancora da approfondire e definire meglio. Questo atto governativo, comunque, ha un'evidente influenza sulle decisioni che anche la provincia di Trento deve prendere per questo spezzone di istruzione. La provincia deve decidere come applicare la riforma nel rispetto delle norme generali, dei principi fondamentali e delle sue competenze. Del resto gli stessi regolamenti rimandano per le province autonome di Trento e Bolzano alle norme di attuazione in materia scolastica. Anche il dibattito in corso che ha assunto anche modalità poco dialettiche, per usare un eufemismo, non può ignorare questo atto del governo nazionale se vuole rimanere all'interno del quadro costituzionale delle reciproche competenze e non soffermarsi solo su questioni di principio non negoziabili e, per questo, impolitiche. Stiamo assistendo, invero, a curiosi cambi di posizioni. (...)
di Roberto Pinter, Commissione dei 12
Caro direttore, come commissario dei dodici, raccolgo immediatamente l'invito al dibattito sul futuro dell'Università di Trento. Il suo editoriale coglie tutta la delicatezza e l'importanza della partita che si è aperta con l'accordo tra governo e Provincia che prevede la delega in materia di Università. Da però per scontato che sarà solamente attraverso la legge provinciale che si giungerà a definire il come sarà esercitata la delega. Io credo invece che...
di Edoardo Benuzzi
"Discreto" è una parola gentile dalle molte sfumature, pare impossibile che possa diventare il grimaldello per scassare il sistema di valutazione degli alunni della nostra scuola primaria. Questo può accadere per l'inopinato incunearsi di questa voce tra il "sufficiente" e il "buono" nel vigente quadro valutativo delle scuole trentine.