"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Appello dell’Alleanza Slow Food dei cuochi a sostegno della ristorazione di qualità e dei produttori buoni, puliti e giusti
Questo appello nasce dalla rete dei cuochi dell’Alleanza, uno dei più importanti progetti di Slow Food, ma è rivolto a tutti coloro che credono in un futuro basato sulla cura dei territori, sui saperi delle comunità, sul piacere della condivisione. Chiediamo a tutti di mettere la propria firma a fianco di quella dei cuochi, dei contadini, dei pescatori e dei pastori, che sono i primi promotori.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte
Al Comitato di esperti in materia economica e sociale
Al Ministro delle Economie e delle Finanze, Roberto Gualtieri
Al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli
Al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini
Al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova
Agli Assessori Regionali alla Cultura, al Turismo, al Commercio, alle Attività Produttive e all’Agricoltura
Facciamo parte dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi e gestiamo più di 540 locali in tutta Italia: siamo cuochi di osterie e di ristoranti, di food-truck e di rifugi alpini, siamo pizzaioli e insegnanti di scuole alberghiere.
Con questo appello ci facciamo portavoce anche di altri colleghi ristoratori, molti dei quali raccontati nella guida Slow Food Osterie d’Italia, e di migliaia di agricoltori, allevatori, artigiani. Prendiamo la parola a nome di tutti, perché anche se oggi siamo noi i più fragili, sentiamo l’energia e la passione necessarie per ripartire e avvertiamo la forza che deriva dall’essere parte della rete di comunità solidali di Slow Food.
Il Consiglio Nazionale dell’associazione Slow Food Italia è convocato in collegamento online sabato 2 e domenica 3 maggio 2020.
Riprendo dalla relazione del Comitato Esecutivo:
«... Eravamo rimasti alla ricerca di un punto di vista nuovo ed originale, che abbandonava una visione del mondo per confini politici adottandone una ben più adatta ad affrontare le crisi ambientale, una visione per ecosistemi, che compisse un passo avanti rispetto all’obiettivo globale di arrestare la crisi climatica – che non è il solo, nell’ottica di Chengdu, ma forse è quello su cui ci siamo di più concentrati a partire dalla campagna internazionale dello scorso anno su Food for change e su cui, prima del coronavirus, era più forte la mobilitazione grazie a Friday for Future e l’attenzione delle istituzioni, quanto meno quelle europee con il Green New Deal in fase di elaborazione – ma declinandolo a partire dalle diverse caratteristiche degli ecosistemi, dalle differenti tematiche che la crisi climatica solleva per ciascuno di essi e quindi dalle politiche specifiche necessarie per affrontarle.
LETTERA - APPELLO APERTA
al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -
al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
ai Ministri dell’Agricoltura, del Lavoro, dell’Interno, della Salute e del Sud
“Agire subito per tutelare la salute dei migranti costretti negli insediamenti rurali informali e nei ghetti”
L'Italia è alle prese con una grave emergenza sanitaria. La pandemia di Covid-19 mette a dura prova il Paese, l’Europa e il pianeta nel suo complesso. Una drammatica situazione che richiede un impegno straordinario ad ogni livello della società, dalle istituzioni ai singoli. Oggi abbiamo più che mai bisogno tutti di fare riferimento ai principi di giustizia sociale e solidarietà insiti nella Costituzione per fare fronte a una minaccia inedita.
Come rappresentanti dei sindacati, organizzazioni del terzo settore impegnate nel campo dell'ecologia, della tutela dei diritti umani, sociali e civili, esprimiamo profonda inquietudine e sentimenti di estrema preoccupazione per le migliaia di lavoratori stranieri che abitano nei tanti ghetti e accampamenti di fortuna sorti nel nostro Paese. Molti di loro sono impiegati nel settore agricolo, più che mai indispensabile per la sicurezza alimentare della cittadinanza e la tenuta collettiva.
Carissimi,
questi giorni, d’obbligatoria presenza a casa che risulta impegno prioritario per tutti, offrono anche l’opportunità di cercare e riscoprire nella cucina casalinga le qualità del cibo che possono contribuire alla tutela ambientale e alla prevenzione sanitaria, anche delle malattie infettive. E’ utile ricordarlo perché fin dai tempi di Pasteur si sa che tali malattie dipendono, si dal contatto con il microbo o il virus, ma anche dal loro terreno di coltura. E’ il terreno che alimentiamo dentro di noi e nel quale possiamo rafforzare l'energia di difesa col nostro cibo di qualità.
Ma come? Ecco un decalogo di indicazioni.
1. Devi garantirti un apporto quotidiano di fibre vegetali soprattutto di cereali integrali, fibre che fanno funzionare bene l'intestino. La fibra nutre i microbi "amici" (vedi ad es. quelli della pasta madre del pane) in un intestino sano dove anche il sistema immunitario è sano e ci difende dalle infezioni. Usa quindi, quando ti è possibile, pane integrale invece di pane bianco, polenta di mais integrale, zuppa di orzo
2. Cerca e preferisci cibi freschi, locali e prodotti con disciplinari attenti ad evitare l’eccesso di concimi chimici e l’uso di pesticidi pericolosi, meglio “biologici”.
Care amiche e cari amici,
nell'ambito del progetto nazionale Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento domenica 1 marzo 2020 a Nogaredo si svolgerà una giornata gratuita di formazione rivolta ai Soci Slow Food.
L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere la consapevolezza del ruolo di ciascuno all'interno dell'Associazione come protagonisti del cambiamento, fornendo contenuti e strumenti per mettere in atto sul proprio territorio progetti concreti che garantiscano modelli sostenibili di produzione e consumo.
La riunione del Consiglio Nazionale di Slow Food è convocata sabato 18 gennaio 2020 (inizio ore 10.30) a Bologna, presso la Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/b. Vi partecipo insieme al portavoce di Slow Food del Trentino Alto Adige / Sudtirol Sergio Valentini.