"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Nei giorni 16 e 17 gennaio 2021 è convocata la riunione del Consiglio nazionale di Slow Food Italia. La riunione si svolge online sulla Piattaforma Zoom. A breve l'ordine del giorno.
Il passato e il futuro. Sono le parole con cui Paolo Cognetti, nel libro “Le otto montagne” ci racconta una visione delle terre alte che Terra Madre fa propria.
La montagna concepita come oracolo che ci racconta in anticipo le conseguenze della crisi climatica, che ci ammonisce sulle conseguenze dell’abbandono e dell’incuria. Una montagna che sa anche indicare la via, perché generosa quando l’uomo è in grado di viverla rispettandola. Allora non è difficile prendere esempio da esperienze locali che possono diventare modello per affrontare problemi su vasta scala.
Intervengono:
- Francesco Dellagiacoma, Presidente PEFC Italia
- Roberto Barbiero, autore del libro Storie di clima
- Diego Cason, autore del libro Il monito della ninfea – Vaia, la montagna, il limite
- Valentina Musmeci, autrice del libro Storie di clima
- Michele Nardelli, autore del libro Il monito della ninfea – Vaia, la montagna, il limite
Dialogano con Maurizio Dematteis giornalista, ricercatore e direttore dell’associazione Dislivelli.
Questo intervento è stato scritto per "Slowzine", il periodico di Slow Food della Valle dell'Adige e Alto Garda https://www.slowfoodtrentinoaltoadige.com
di Michele Nardelli *
(13 novembre 2020) La pandemia in corso dovrebbe portarci a riflettere sull'incertezza che investe il presente e il futuro di tutti noi.
Per mesi, malgrado la non conoscenza del virus Covid-19, si è voluto minimizzare in maniera paternalistica quanto stava accadendo: “tutto andrà bene” si vedeva scritto ovunque, con tanto di arcobaleno come segno di speranza. Altri si sono fatti paladini del negazionismo o del complottismo, per strumentalizzare a favore dei loro deliri una tragedia che ha già provocato morte e sofferenza in ogni parte del mondo.
Come sappiamo non è andato tutto bene. E se le cifre ufficiali ci parlano di almeno un milione e duecentomila morti e di quasi 50 milioni di persone finora contagiate, tutti riconoscono che questi numeri sono largamente sottostimati in relazione al fatto che in molte aree geografiche si muore di Covid senza nemmeno una diagnosi e non esistono nemmeno servizi sanitari in grado di censire i contagi.
Ma riflettere significa interrogarsi sulla natura di quel che sta accadendo, comprendere le connessioni nell'intrecciarsi di crisi (climatica, ambientale, sanitaria, demografica, alimentare, economica, sociale, migratoria…) che chiamiamo superficialmente emergenze e che sono riconducibili ad un'unica grande questione, l'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo. A sua volta ascrivibile ad un rapporto malato verso la natura della quale, pur essendone il genere umano una piccolissima parte, ci crediamo padroni.
Carissimi Fiduciari e delegati,
viene convocata l'assemblea di Slow Food Trentino Alto Adige per il giorno sabato 31 ottobre 2020 alle ore 7,00 in prima convocazione e alle ore 10,00 in seconda convocazione
c/o sede Slow Food Isera via Filatoio 1 TN
e con modalità di svolgimento della seduta in videoconferenza con lo strumento denominato
ZOOM
di Michele Nardelli
(ottobre 2020) Ha preso il via nei giorni scorsi la tredicesima edizione di Terra Madre, l'appuntamento biennale di Slow Food nel quale s'incontrano le comunità dei produttori di tutto il mondo accomunati dall'idea del buono, pulito, giusto e per tutti.
Fra le grandi kermesse globali, quella di Terra Madre si distingue nettamente nel rappresentare un punto di vista diverso e critico verso le leggi non scritte del mercato e della finanza che governano il pianeta.
Terra Madre in quasi trent'anni ha rappresentato un racconto altro, fatto di agricoltori, di filiere produttive, di consumatori e di comunità che si impegnano quotidianamente nella difesa delle biodiversità naturali e culturali, per far crescere un rapporto con il cibo fatto di qualità e di piacevolezza, di tutela della salubrità e dell'ambiente, di rispetto delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori e la cui accessibilità sia alla portata di ogni essere umano.
Una nuova presentazione - ma in forma diversa dalle precedenti - de “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite” si svolgerà il prossimo 16 ottobre 2020 alle ore 17.30 a Roma, presso il Nuovo Mercato di Testaccio, Porta Futuro (Via Galvani 108), per iniziativa di Slow Food Roma, Mercato di Testaccio e Marco Morello
Terra Madre Salone del Gusto rappresenta da tredici edizioni uno spazio unico in cui si ritrovano a dialogare rappresentanti delle comunità del cibo da tutto il mondo. Quest'anno l'evento sposta l'attenzione sui delicati e complessi legami che connettono l'uomo a quattro ecosistemi: Terre d'Acqua, Terre Alte, Terre Basse, Terre e Città.
E' all'interno di questa ultima cornice che proponiamo il nostro evento presso il Nuovo Mercato di Testaccio. Ricordando "Il monito della ninfea", Slow Food Roma, insieme a Michele Nardelli, si confronta su come la nostra associazione e le nostre comunità possono diventare protagoniste del cambiamento, ormai urgente. La presentazione del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" si terrà all'interno della Sala Grande di Porta Futuro in Via Galvani 108.
Terra madre inizia oggi 8 ottobre e per sei mesi non si ferma, con un mix di format digitali ed eventi fisici e diffusi a Torino, in Piemonte e in tutto il mondo.
Vi segnalo questo primo evento che indica il tratto di fondo attorno al quale si svilupperà questa edizione di Terra Madtre
Per cambiare radicalmente bisogna leggere la realtà con lenti nuove. La prima scienza che ci permette di conoscere il mondo che ci circonda è la geografia e noi partiamo di lì. Mettiamo da parte i confini politici e focalizzando l'attenzione sulla Terra, sui suoi ecosistemi , sulle relazioni fra gli esseri umani e la natura.
Nella conferenza di apertura di Terra Madre Salone del Gusto 2020 ragioniamo dunque di nuove geografie, di alternative all’attuale modello sociale ed economico e di futuri possibili.