«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

Slow Food

IX congresso di Slow Food Italia
cibo del mondo

Un congresso di frontiera, quello di Slow Food Italia. Un appuntamento per individuare le strade per una nuova associazione che meglio sappia affrontare le sfide presenti e future. Cibo, salute e benessere è il tema di approfondimento del congresso e una delle aree tematiche di Terra Madre Salone del Gusto a settembre.

Si svolge del 6 all'8 luglio 2018 a Montecatini Terme il IX congresso di Slow Food Italia.

Il congresso di Montecatini Terme segue quello internazionale di Slow Food tenutosi a Chengdu (Cina, ottobre 2017) che ha tracciato la nuova strada che il movimento della Chiocciola dovrà percorrere.

La Dichiarazione di Chengdu http://www.slowfood.it/wp-content/uploads/2017/10/00_Dic_Chengdu.pdf sintetizza le principali sfide dei prossimi anni: la necessità di battersi affinché a tutti sia garantito l’accesso al cibo buono, pulito, giusto e sano; l’accesso alla conoscenza come un diritto comune e stessa dignità per saperi tradizionali e accademici; il rifiuto di qualunque esclusione di carattere politico, economico e sociale; la salvaguardia dell’ambiente come principale priorità del nostro agire anche grazie a campagne di informazione e sensibilizzazione; la necessità di ribadire che la diversità è la più grande ricchezza di cui disponiamo come esseri umani e come collettività; la volontà di affrontare a tutti i livelli l’iniqua spartizione delle ricchezze e delle opportunità.

E' il 24 maggio il giorno del superamento in Italia
Overshoot Day paese per paese

Il 24 maggio sarà l'Overshoot Day Italy, ovvero il giorno in cui, secondo i calcoli del Global Footprint Network, l'Italia supera la soglia della sostenibilità. O, per meglio dire, il giorno in cui avremo consumato ciò che gli ecosistemi di questo stivale d'Europa riescono a produrre in un anno considerato che insostenibili lo siamo in tutto l'arco dell'anno. Il deficit è così di 221 giorni su 365. Questo vuol dire che l'Italia, stando ai suoi attuali consumi, vive due volte e mezzo al di sopra delle sue possibilità, sottraendo risorse altrui1.

Perché di questa insostenibilità praticamente non se ne parla? E perché la cultura del limite non diventa un programma politico?

Premio Cultura del pane nelle Alpi
Pane delle Alpi

Carissimi,

è noto che l'identità della nostra cultura da secoli risulta radicata anche su alcuni cibi- simbolo come il pane, il vino, l'olio di oliva.

Sul tema del pane sono cortesemente ad invitarvi all'evento di cultura gastronomica che si terrà al Muse di Trento nella giornata del 9 settembre 2017 (programma in allegato) informandovi che abbiamo già raggiunto un primo importante obiettivo: l'adesione al Premio di panificatori e di promotori di una nuova Cultura del Pane trentino delle Alpi in numero tale da risultare presenti in tutti i principali territori della provincia.

 

A cena con le Osterie Slow Food
La guida delle Osterie 2017

Cari amici di Slow Food, siete tutti invitati a cena per conoscere la nuova edizione della guida Osterie d’Italia. Abbiamo pensato di farlo alla nostra maniera, con un menù a quattro mani che vi farà gustare le novità 2017 del panorama trentino. 

A cucinare per voi saranno il ristorante Cant del Gal, che quest’anno è insignito della “chiocciola” (il simbolo che contraddistingue le osterie più rispettose della filosofia Slow Food) e Maso Santa Romina, che entra quest’anno nella guida.

L’appuntamento è per Mercoledì 15 marzo 2017, ore 18.30 a Palazzo Roccabruna (via SS. Trinità, 24 Trento)

La serata prevede la presentazione della guida seguita dalla cena. Il menù include antipasto, primo, secondo, dolce e le birre del Birrificio Bionoc'. Il costo è di 30 € per i soci Slow Food (35 € per chi non è socio Slow Food). Per conoscere le specialità del menù controlla la nostra pagina Facebook nei prossimi giorni! Sarà presente Eugenio Signoroni – Responsabile Slow Food Planet, co-curatore della guida Osterie d’Italia, curatore della guida Birre d’Italia, responsabile redazione food.

Informazioni e prenotazioni entro domenica 12 marzo scrivendo a:  trentoslowfood@gmail.com  

Vi aspettiamo!

Dalla tempesta Vaia allo spillover nel mercato di Wuhan, il filo rosso che unisce le grandi calamità contemporanee
La prima di copertina del libro

«…resta pure sempre valido il monito espresso dall’immagine della ninfea che raddoppia quotidianamente le sue dimensioni, di modo che, il giorno che precede la copertura dell’intera superficie dello stagno la metà ne resta ancora scoperta, per cui quasi nessuno, alla vista di tanto spazio libero, è portato intimamente a credere all’imminenza della catastrofe.» Remo Bodei, Limite


di Roberto Burdese *

 

(28 maggio 2020) Ognuno di noi ha letto, nei mesi del lockdown, un gran numero di articoli e libri per cercare di comprendere questa pandemia: da dove viene, quali segni lascerà nelle nostre vite, come ne usciremo, che insegnamenti possiamo trarne.

In queste pagine digitali, nelle scorse settimane, vi abbiamo parlato di alcune di queste letture, cercando di metterle in relazione con l’esperienza di Slow Food, nel tentativo di comprendere meglio il cammino che ci attende, con l’auspicio di affrontarlo con il giusto atteggiamento. Io le pagine più utili a comprendere quanto ci è accaduto le ho lette poco prima del fatale 21 febbraio. Naturalmente quando mi sono capitate tra le mani non potevo immaginare che mi avrebbero guidato nella comprensione di quanto avremmo vissuto di lì a pochi giorni, tanto più che non parlano di virus influenzali. Ma andiamo per ordine.

Il monito della ninfea è un libro pubblicato a fine gennaio 2020: quando l’ho ricevuto, fresco di stampa, il virus sembrava circolare liberamente solo in Cina e pochi altri Paesi dell’estremo Oriente, mentre il resto del mondo si illudeva di poterne restare immune. Michele Nardelli, che lo ha scritto assieme al sociologo Diego Cason, è un Consigliere nazionale di Slow Food Italia con un ricchissimo curriculum nella politica delle istituzioni e in quella della società civile. Il libro mi era stato anticipato da Michele con alcune telefonate, nelle quali mi raccomandava di fargli avere le mie opinioni dopo la lettura, convinto che questa potesse contribuire alle riflessioni perennemente in corso in seno alla nostra associazione. Certo nemmeno Michele immaginava, in quel momento, cosa sarebbe capitato da lì a poco…

Pascoli: un lungo autunno
Razza Rendena

di Giuliano Beltrami *

Uomini e animali, un rapporto millenario e leale. Ci fu un tempo... La prendiamo alla larga per dire (senza romanticismi o nostalgie. Vuoi avere nostalgia per la povertà?), ci fu un tempo, dicevamo, in cui ogni paese dell’arco alpino, in un’economia chiusa, aveva le sue malghe, sempre monticate. E i suoi riti. Come la scelta del “vachèr”, del sottoposto, del “casèr”, degli aiutanti. Per dirla in italiano, il pastore, il casaro e giù giù fino ai bocia. La strada che conduceva ai pascoli e alle malghe in alcuni paesi veniva sistemata attraverso il lavoro degli stessi allevatori, che davano le “ore” (di volontariato) in base al numero di vacche che avevano nella stalla. In quel tempo (sono passati alcuni decenni, ma nemmeno tanti) a metà stagione si faceva la pesa del formaggio, e se ne faceva una (definitiva) alla fine della stagione.

 

Presentazione Guida Osterie d'Italia 2016
Guida Osterie d\'Italia

Lunedì 30 novembre dalle ore 18.30 presso il Muse - Museo delle Scienze (Corso del lavoro e della scienza, 3 - Trento)

In occasione della nuova edizione di Osterie d'Italia, abbiamo organizzato un ricco programma dedicato alla guida per mangiare buono, pulito e giusto in tutto il Belpaese. Inizieremo al MUSE con la presentazione dell’edizione 2016, per capire come viene fatta la guida alle Osterie e cosa la rende diversa dalle altre guide gastronomiche, in presenza del curatore Marco Bolasco e ai titolari delle osterie segnalate. Quindi due passi fino a Palazzo delle Albere per visitare la mostra "Coltiviamo il Gusto", allestita in occasione di Expo per offrire un'ampia panoramica delle pratiche agricole trentine. E naturalmente la cena, eccezionalmente all’interno delle sale espositive del museo.

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