"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Regioni europee

Un'interessante ricerca sul voto per il Parlamento Europeo del 2009
Dove c\'era un confine...

Astensione e comportamento elettorale nelle elezioni europee 2009

La presente sintesi si basa su una ricerca documentale condotta sull'astensione e sul comportamento elettorale nel giugno 2009. Rappresenta la prima fase della strategia commerciale sociale della DG Comunicazione in preparazione delle elezioni europee 2014.

I dati sono tratti dal sondaggio dell'Eurobarometro condotto da TNS Opinion dopo le elezioni del 2009. Lo studio è stato condotto tra il 12 giugno e il 6 luglio 2009 e ha visto la partecipazione di 26 830 cittadini europei che hanno raggiunto l'età di voto (almeno 18 anni oppure almeno 16 anni in Austria).

Dalla ricerca un dato su tutti: nel 2009 avevano votato il 43% degli aventi diritto: percentuali molto basse anche nei paesi fondatori. Un calo ulteriore (peraltro previsto) sarebbe disastroso per il grado di autorevolezza del Parlamento Europeo e mai come nelle elezioni di domenica prossima la percentuale dei votanti assumerà un valore politico.

Pensieri europei. Il federalismo fra appropriazione indebita ed oblio
Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Luigi Einaudi

Parole che hanno smarrito la loro forza evocatrice, parole banalizzate, parole rubate... 

A rimanere vittima di quest'opera di appropriazione indebita (ma anche di oblio) è il concetto di federalismo. Vent'anni di leghismo ne hanno storpiato il significato originario, di progetto di pace rivolto al superamento degli stati nazionali, di devoluzione di potere verso il basso e dunque di struttura dell'autogoverno locale ed infine di forma dell'organizzazione della società basata sulla responsabilità individuale e su quello che Aldo Capitini definiva “il potere di tutti”...

Priorità per la presidenza italiana dell’UE: la macroregione adriatico-ionica e i Balcani
Paul Klee

Centro europeo di eccellenza Jean Monnet - Università di Trento - Osservatorio Balcani Caucaso

Priorità per la presidenza italiana della UE: la macroregione adriatico-ionica e i Balcani 

Trento, Facoltà di Sociologia, martedì 6 maggio 2014, ore 10.00.

Conferenza che intende discutere della strategia europea per la macro-regione Adriatico-ionica (EUSAIR), tappa importante dell'ormai prossimo semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea

Saluti: Sara Ferrari, assessora provinciale all'università e alla ricerca

Intervengono: Andrea Stocchiero, Ricercatore del CeSPI - Centro Studi Politiche Internazionali, Roma; Luisa Chiodi, Direttrice scientifica di OBC; Barbara Forni, Rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia.

Modera: Roberto Belloni, Centro Jean Monnet, Università degli Studi di Trento

Noi e l'Europa
La distruzione della Biblioteca nazionale di Sarajevo
Incontro del circolo del PD "Elisabetta Vindimian" di Lavis sulle elezioni europee. Partecipa Michele Nardelli

Pensieri europei. La via dell'austerità
I discorsi di Berlinguer sull\'austerità

“Basta con l'Europa dell'austerità”: è un altro degli slogan che sembrano accomunare nella campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo uno schieramento politico trasversale. E' necessario – si aggiunge – rilanciare i consumi perché solo così i paesi europei potranno uscire dalla crisi e sostenere una nuova fase di crescita e di sviluppo. La formula magica per l'Europa sarebbe il rilancio della spesa pubblica e di quella privata. Sul dove prendere le risorse la trasversalità svanisce.

Pensieri europei. I pugni sul tavolo
Crozza - Razzi

“Battere i pugni sul tavolo”: è questa l'immagine che uso spesso nel mio argomentare sull'Europa per descrivere quel che non si dovrebbe fare.

Perché l'idea dell'Europa come sede di trattativa fra gli stati nazionali sovrani è la negazione del progetto stesso di Europa politica, è la logica del più forte che ha portato nel Novecento a due guerre mondiali proprio nel cuore dell'Europa. Esprime, infine, la mancanza di un pensiero europeo, l'incapacità di una visione e di un modo di pensare da cittadini europei.

Eurovisioni
Muri e confini smantellati

di Ugo Morelli *

Caro Paul, ti ricordi? Era l’inizio degli anni sessanta del ventesimo secolo. Ti scrissi allora per invitarti a un dialogo tra ragazzini che, seppur nati in nazioni diverse e con lingue diverse, si ritrovavano a iniziare una nuova vita in una casa comune, la nascente Comunità Economica Europea.

Quel compito in classe alle medie inferiori invitava a parlare dell’Europa. Avevamo una carta geografica e i sei colori dei primi sei paesi erano in evidenza. Erano colori diversi e non capivamo bene cosa stesse accadendo. Ci sembrava comunque una bella cosa quella parola, comunità, che inventava una nuova prospettiva e ci invitava ad incontrarci.

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