"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Regioni

Cambiamenti climatici e terre alte. Inverno liquido a Venaus
La locandina dell'evento

Nell'ambito della Festa dell'Alta Felicità che avrà luogo Venaus (TO) a fine luglio un interessante confronto sul futuro della montagna di fronte ai cambiamenti climatici

 

Sabato 29 luglio 2023, alle ore 15.30

 

Roberto Mezzalama

esperto di valutazione di impatto ambientale e sociale e di sostenibilità per grandi progetti infrastrutturali; è autore de "Il clima che cambia l’Italia. Viaggio in un Paese sconvolto dall’emergenza climatica".

Maurizio Dematteis

giornalista, ricercatore e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Ha pubblicato "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

saranno in dialogo con

Marina Clerico, docente al Politecnico di Torino

Paolo Giardina, ingegnere e autore di "Se Fosse domani"

Collettivo contro l’innevamento artificiale in Savoia – CLUZAD

A Venaus, in Valle di Susa, con migliaia di giovani al Festival dell'alta felicità
Un momento della presentazione di

 

di Maurizio Dematteis

Sabato 29 luglio ho presentato “Inverno liquido” al Festival Alta Felicità 2023, l’appuntamento che come ogni anno dal 2016 si rinnova a Venaus, in Valle di Susa. Anche quest’anno dal 29 al 31 luglio migliaia di giovani contrari all’Alta velocità che dovrebbe passare sulla testa dei valsusini per collegare Torino a Lione si sono ritrovati con il sorriso ad animare dibattiti, ascoltare concerti e a fare festa tutti insieme.

Tantissimi i partecipanti, per la stragrande maggioranza tra i 16 e 30 anni, accolti dagli anziani volontari della valle impegnati agli stand per cibo, bevande e altri servizi agli ospiti. Una distesa di migliaia di tende sono state montate sui terreni dati in uso gratuito dai proprietari e messi a disposizione dal Comune, mentre sul palco allestito per i dibattiti si dibatteva su tematiche ecologiche e sul cambiamento climatico in atto in tutto il mondo, il fenomeno che sta modificando la vita di tutti e tutte.

 

I segnali che non abbiamo ascoltato
Il Chiù

Nell'ambito della Festa del Chiù 2023 a Sasso Marconi (BO) presso il Parco del Chiù, il 23 luglio 2023 alle ore 18.00, 

il Partito Democratico promuove un confronto dal titolo:

 

I segnali che non abbiamo ascoltato.

Le azioni concrete per contrastare i cambiamenti climatici

 

Saluti

Libero Barbani, segretario PD Sasso Marconi

Coordina

Raffaella Donati, segreteria PD Sasso Marconi

Intervengono

Federica Mazzoni, segretaria provinciale PD

Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi

Annalisa Corrado, segreteria nazionale PD, con deleghe alla Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2023

Michele Nardelli, ricercatore, saggista e autore di "Inverno liquido"

 

«Inverno liquido» diventa una performance teatrale
Casaforte di Chianocco

Lo Spettacolo della Montagna – 2023


La compagnia teatrale “Onda Teatro” in collaborazione con Maurizio Dematteis

presentano


Inverno Liquido

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa


Una performance teatrale a partire dal libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

Interventi teatrali a cura di Silvia Elena Montagnini e Bobo Nigrone


Chianocco, Casaforte* (Torino)

Venerdì 7 luglio 2023, ore 21.30


§§§

 

L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 ha messo in luce l’estrema debolezza del modello economico legato al turismo dello sci da discesa sulle montagne. In un’epoca nella quale il Climate Change ne accorcia le stagioni e ne aumenta i costi di gestione, in cui la crisi economica lo rende uno sport elitario e il cambiamento culturale vede prospettarsi una diversa domanda di svago anche nei centri vocati alla monocultura del turismo invernale, quali prospettive di riconversione possono essere messe in campo? Un racconto di cosa ne è oggi della passata stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà di Alpi e Appennini.

«Inverno liquido» a Fanano (MO)
La locandina dell'evento

"Un altro Appennino è possibile" e "Distretto biologico Valli del Panaro" 

vi invitano alla presentazione del libro

 

"INVERNO LIQUIDO

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi, 2023)

 

Venerdì 7 luglio 2023, ore 17.00

Fanano, Cantine degli Scolopi - Ufficio Turistico, Piazza Marconi 1

 

Saranno presenti

Michele Nardelli, autore e Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente

in dialogo con Vittorio Monzoni

Quello che sta accadendo alla nostra casa
La prima di copertina di Inverno liquido

«... Siamo immersi in una trasformazione epocale, caratterizzata da una molteplicità di mutazioni, con accelerazioni mai osservate in precedenza nella storia dell'umanità. Per nessuno è facile orientarsi, men che meno per coloro che hanno l'ambizione di stare in quella posizione di mezzo, tra pubblico e privato, ancorché esponenti del mondo ambientalista...» 

Vanda Bonardo,

presidente Cipra e autrice della postfazione di "Inverno liquido"

 

 

Un incontro a partire dalla pubblicazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli 

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi, 2023)

 

Lo promuove lo SPI-CGIL di Padova giovedì prossimo 22 giugno 2023, con inizio alle ore 17.30, presso la sede provinciale della CGIL, in via Lunghin 117

La presentazione/confronto con uno degli autori Michele Nardelli vedrà la partecipazione fra gli altri del professor Massimo Demarchi, docente presso l'Università di Padova e direttore del Centro Jean Monnet per la giustizia climatica.

Quel che resta
La prima di copertina del libro

Vito Teti

Quel che resta

L'Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni

Donzelli Editore, 2017

 

«Mentre scrivo queste righe, il campanile di Amatrice cade sotto la forza del terzo terremoto che ha colpito, in meno di sei mesi, i paesi dell’Italia centrale. L’immagine del campanile viene riproposta ossessivamente. È una sequenza che angoscia e che però chiede di essere guardata e riguardata. Le immagini delle rovine, le visioni dei vuoti, delle assenze, dei luoghi a cui è stata sottratta la vita sono immagini perturbanti di cui abbiamo bisogno».

Scrive così Vito Teti, nell’incipit di questo libro che riannoda il filo di una riflessione iniziata quindici anni fa con Il senso dei luoghi, un saggio che ha dato vita a un vero e proprio filone a cavallo tra antropologia, reportage, letteratura e fotografia. Nell’immagine del campanile di Amatrice, Teti scorge un mondo ben più vasto, che va anch’esso inesorabilmente franando. Mentre i grandi agglomerati urbani si preparano a ospitare la gran parte della popolazione mondiale, interi territori si spopolano. E lo spopolamento è la cifra delle aree interne di numerose regioni d’Italia e d’Europa.

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