"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

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Acampada Letteraria. Una strada di libri

domenica, 1 luglio 2018 ore 00:08

Porta tenda, materassino, cuscino e coperta. I libri li mettiamo noi.

Nel 2011 Occupy Wall Street e il movimento degli Indignados ci hanno ricordato come le strade e le piazze siano i luoghi dove i corpi di uomini e donne si uniscono e mettono in scena la pratica del conflitto. Le strade e le piazze uniscono e parlano con una sola voce.

"Una strada di libri" rispetto a quelle esperienze è certamente qualcosa di molto piccolo ma - per quanto possibile - intende esprimere un modo diverso di utilizzare quotidianamente lo spazio pubblico, riportandolo al suo ruolo di aggregazione e socialità.

Anche di notte, quando le città (Trento soprattutto) si svuotano e faticano a essere vissute e attraversate.

L'acampada letteraria che proponiamo è un piccolo esperimento di sovversione dei tempi di vita dello spazio urbano.

Trento, Via Suffragio

Una strada di libri. Un esperimento di culture e comunità.

sabato, 30 giugno 2018 ore 09:00

L'immagine dell'evento

Sabato 30 giugno, domenica 1 luglio. Via Suffragio, diecimila libri... e non è che un inizio

Un (non) festival. Diverse sfide. Ho pensato, parlato e scritto di “Una strada di libri” troppe volte. Tanto da rendere complicato oggi per me trovare un punto di partenza diverso dai precedenti, già sviluppati. Il contesto nel quale si inserisce questo articolo – il sito di Labsus – permette però di muovermi su linee diverse e complementari rispetto a quelle già battute, trovando argomenti interessanti (spero) per i lettori.

“Una strada di libri” è una sfida al caldo estivo che invade i centri storici foderati di cemento e svuotati dagli alberi. Può essere un motivo crediamo valido per saltare un fine settimana al lago o nei boschi e per passare un po’ di tempo insieme. I libri stesi sul selciato sfidano anche il cambiamento climatico che fa sembrare una cittadina alpina come Trento una zona a influenza tropicale, con almeno un fenomeno piovoso (spesso di carattere monsonico) al giorno. Incrociamo le dita.

“Una strada di libri” è una sfida che arriva alla fine di due mesi ricchi di eventi, motivo che ci ha portati a collocarci tra giugno e luglio, nel bel mezzo dell’estate. FilmFestival della Montagna, Festival dell’Economia e Feste Vigiliane sono appuntamenti ormai tradizionali, che riempiono (di persone certo, ma anche di pesanti infrastrutture) piazze e strade. Adunata degli Alpini e – in maniera sorprendente per numeri e potenza del messaggio inviato – il recente Dolomiti Pride sono stati momenti di occupazione creativa e diffusa dello spazio pubblico, non abbastanza valorizzato e anzi spesso interdetto alla libera sperimentazione dei cittadini. Speriamo di  proseguire proprio sull’interessante rotta tracciata dal Pride, modello virtuoso di ricomposizione sociale, azione collettiva, condivisione cittadina.

Trento, Via del Suffragio

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Voi sapete. L'indifferenza uccide

mercoledì, 27 giugno 2018 ore 18:00

La prima di copertina del libro

Un appuntamento di confronto utile a capire cosa sta succedendo (e cosa è già successo) attorno al tema dell'immigrazione.
Un momento per parlarne, fuori dalle bolle - arrabbiate - dei social network.

Libreria due punti presenta

"Voi sapete. L'indifferenza uccide"

Mercoledì 27 giugno 2018, ore 18.00
Cafè de la Paix, Passaggio Teatro Osele, Trento

C’è un confine sottile tra l’”aiutiamoli a casa loro” (con le sue varie sfumature e interpretazioni, tutte sbagliate) e la montante onda di odio nei confronti dei migranti, dentro e fuori il ribollente mondo dei social network. Lo raccontava in maniera esemplare Leonardo Bianchi nel prezioso reportage La gente (ed. Minimum Fax, 2017), tra fake news che si trasformano in fonti circostanziate - e ripetute all'infinito, fino a diventare discorso comune, condiviso - e comunità che si uniscono sulla base della purezza identitaria e esprimono a mezza bocca (o attraverso la voce dei loro politici di riferimento) ipotesi di pulizia etnica.

Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele

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Parkour, oltre i muri

giovedì, 7 giugno 2018 ore 18:00

Gaza Parkour

L’arte di muoversi con salti mortali e acrobazie sui muri crivellati di colpi di Gaza. 

La riappropriazione di un territorio che è una prigione a cielo aperto.

 

 

ORE 15.00 -  attivita di parkour con Abdalah Inshasi, atleta palestinese e fondatore del Gaza Parkour Team, insieme al gruppo di parkour di Rovereto Natural-Style

ORE 18.00 -  Incontro con Meri Calvetti (cooperante in Palestina per ACS - Associazione Cooperazione e Solidarietà);  

Abdallah Inshasi (fondatore del Gaza Parkour Team); Emanuele Gerosa, (filmmaker). Coordina: Elisa Dossi (giornalista RAI)

Organizzano: C'entro Anch'io - Comunità Murialdo, Comitato delle Associazioni per la pace e i diritti umani di Rovereto, Cooperativa Smart, Natural-Style, Quilombo Trentino - Operazione Colomba, Pace per Gerusalemme onlus.

In collaborazione con: ACS - Associazione Cooperazione e Solidarietà, 100-one.

Rovereto, Parco Amico - SmartLab, viale Trento 47/49

Esodo e confini. Serata sulla Siria

giovedì, 7 giugno 2018 ore 20:30

La locandina dell'evento

L’iniziativa, “Esodo e confini”, giunta alla sua terza edizione è promossa dal Centro per la Pace e la Caritas della diocesi di Bolzano-Bressanone ed è curata dal sociologo Adel Jabbar. Proiezioni e dibattiti intendono sensibilizzare società e istituzioni, al fine di acquisire maggiore consapevolezza rispetto ai temi posti dai movimenti migratori.

“Esodo e Confini” rappresenta quindi un’opportunità per riflettere sui temi dei conflitti nel mondo e dell’immigrazione partendo da spunti offerti dalla più recente produzione cinematografica e prevedono anche alcuni interventi di operatori e osservatori nell’ambito dell’immigrazione e della geopolitica.

Focus dell’edizione 2018 è un approfondimento della situazione in Siria, con particolare attenzione ad alcuni aspetti che riguardano il contesto della politica internazionale e la competizione tra i molteplici attori nel teatro della guerra siriana. Da anni a livello mondiale si susseguono grandi trasformazioni in vari ambiti, come quello economico e quello ambientale, con serie conseguenze dal punto di vista culturale, sociale ed organizzativo dei singoli territori.

Bolzano, Cinema Capitol

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La Giornata internazionale delle fasce bianche

giovedì, 31 maggio 2018 ore 17:30

Campo di internamento a Trnoolje, Prijedor (1992)

A Trento, come in altre 75 città europee, il 31 maggio prossimo si ricorderà la tragedia della pulizia etnica in Bosnia Erzegovina

Il prossimo 31 maggio, alle 17.30, a Trento, si manifesterà per la "Giornata internazionale delle fasce bianche". Sarà una manifestazione per ricordare una pace che non c’è ancora, quella in Bosnia Erzegovina. Sarà una manifestazione per ricordare le troppe volte in cui una guerra è terminata, senza però portare la pace. Sarà una manifestazione per ricordare che l’assenza di pace “Ci riguarda” sempre, perché dove non c’è pace non ci sono diritti, giustizia, equità economica, democrazia. Lo si farà indossando delle fasce bianche, così come faranno quel giorno e più o meno a quell’ora a Prijedor, città nel nord della Bosnia Erzegovina, e in altre 75 città europee.

Per capire la ragione, dobbiamo conoscere una storia. Il 31 maggio di qualche anno fa un ragazzo giovane, Emir Hodi, si legò al braccio una fascia bianca e si mise solo, in piedi, nella piazza del municipio. Non disse nulla. Rimase zitto. Voleva protestare contro l’assordante silenzio delle autorità di Prijedor. Voleva si condividesse il ricordo di quello che era accaduto vent’anni prima, il 31 maggio 1992. Quel giorno, a Prijedor, le autorità serbe di Prijedor, obbligarono tutti i cittadini non-serbi a mettere uno straccio o un lenzuolo bianco alle finestre di casa. Per essere riconoscibili anche fuori, in strada, furono obbligati a mettere una fascia bianca al braccio. Così, iniziò la tragedia. In pochi mesi 31.000 civili di Prijedor, tutti rigorosamente non serbo–ortodossi vennero rinchiusi nei lager. 53.000 persone furono vittime di persecuzione e deportazione. Quelli uccisi furono 3.173. 102 erano bambini.

L'appuntamento, a Trento, è a Palazzo Thun, il 31 maggio alle 17.30.

Trento, Palazzo Thun, Via Belenzani

Nelle terre dell'osso. Un nuovo itinerario nell'ambito del Viaggio nella solitudine della politica

mercoledì, 30 maggio 2018 ore 06:00

Irpinia, 1980

Dal 30 maggio al 3 giugno 2018 nelle «terre dell’osso», alla ricerca di suoni che diano speranza al Mezzogiorno.

Siamo giunti così all'ottava puntata di questo nostro "Viaggio nella solitudine della politica". Prenderà il via da L'Aquila il prossimo 30 maggio e ci porterà nei giorni successivi in quelle che Vinicio Capossela, nel suo "Il paese dei coppoloni", chiama le «terre dell’osso». Attraverso il Sannio, l'Irpinia e la Lucania per cinque giorni incontreremo le persone, le storie di vita, le riflessioni e le esperienze che cercano di dare speranza alle terre di mezzo di un Mezzogiorno profondo e vero ma anche spremuto, svuotato e vilipeso nel nome di un progresso senza futuro.

Il programma: http://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=4106

Sannio, Irpinia, Lucania