"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
«Se la questione del debito pubblico non diventa una delle sfide chiave, o la sfida principale delle prossime elezioni politiche, sarà inevitabile una crisi di proporzioni enormi. L'Italia è pronta a raccogliere questa sfida?»
(22 marzo 2010) In occasione della giornata mondiale per il diritto all'acqua, uno straordinario affresco della storia ed un grido di dolore di un mare che muore
Storie e miti del Mediterraneo d’Oriente Neal AschersonQuesto libro racconta di un grande mare interno. Un tempo “inospitale”, poi “benevolo verso gli stranieri”, il Mar Nero è stato il grande spartiacque fra l’Europa e le immense steppe dell’Asia, nonché luogo di incontro di civiltà e culture diverse. Sulle sue sponde vennero a contatto Greci e Sciti, un popolo di coloni e uno di nomadi, nacquero concetti come “civiltà” e “barbarie”.
Maurizio Maggiani
Il viaggiatore notturno
Feltrinelli, 2005
«Era una buia notte di vigilia; l'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno d'assedio. Tuzla era nera sotto la pioggia, di là dal vicolo del quartier generale piazza Kapija era deserta. E intanto la Perfetta, l'eletta dal Popolo Buono, stava cercando di valicare la cerchia della città.»
«La tradizione della fede, una fede che "prevale sulle dottrine che la rappresentano", è una tradizione vivente. Per questo l'esperienza religiosa e la stessa indagine teologica non sono mai fini a se stesse, perché raggiungendo Dio raggiungiamo anche l'uomo e la sua storia...»
Herta Müller
Il paese delle prugne verdi
Keller, 2008
Difficile da leggere, bello da scoprire
di Mauro Cereghini
Dalla premio Nobel per la letteratura 2009 il racconto di quattro giovani della minoranza tedesca nella Romania anni Ottanta. Un romanzo sull'angheria ottusa del regime, in un paese che oggi è parte della costruzione europea.
E' difficile entrare nel mondo di Herta Müller. Un mondo di paure e gesti rarefatti, di personaggi silenziosi che hanno appreso a sopravvivere sotto uno dei regimi comunisti più permeanti e paranoici. "Il paese delle prugne verdi" è la Romania degli anni Ottanta, un sistema in dissoluzione eppure fieramente aggrappato al proprio potere. I personaggi sono quattro giovani della minoranza tedesca, controllati e angariati dalla Securitate proprio per il loro essere diversi. E per la storia dei loro nonni, molti arruolati nelle SS naziste. "Un sorriso svevo era come il padre che non mi potevo scegliere. Come la madre, che non volevo avere" (pag. 87-88).
E' una storia di ieri ma racconta di oggi. Racconta anche di voi che ogni giorno costruite, andate, fate. Come idioti, o come saggi eroi del quotidiano. Racconta di quando non sappiamo più se fare o stare a contemplare, agire o ascoltare, lasciare andare il mondo o mettersi di nuovo all'opera... Magnifica.