"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Autonomia non indipendenza: una proposta realistica
Eva Pföstl, collaborando con il governo tibetano in esilio, ha maturato l'idea che la migliore prospettiva realistica per progredire nella tutela delle minoranze consista in un rafforzamento dell'autogoverno nell'ambito dell'autonomia territoriale. Tra gli esempi "positivi" in questo senso spicca quello dell'Alto Adige/Südtirol. Lo stesso Dalai Lama, in visita a Bolzano nel 1997 per conoscerne meglio il modello di autonomia, rimase favorevolmente colpito dalla salvaguardia della cultura locale e della co-gestione del potere fra i vari gruppi linguistici presenti sul territorio.
Raniero La Valle
Prima che l'amore finisca
Ponte alle grazie, 2003
Il rapporto fra il presente ed il passato nelle figure di alcuni straordinari testimoni del proprio tempo
Il lavoro che ci offre Raniero, il profilo dei testimoni di questa ricerca incessante, ha un grande valore perché ci dice fra l'altro che un’altra politica è possibile. Riportiamo qui le parole con le quali Raniero La Valle ricorda il massaggio di un amico, Claudio Napoleoni, scomparso nel 1988.
«È su questa ricerca, su quest’ultima domanda, che Napoleoni ha chiuso la sua vita. Continuare Napoleoni, “cercare ancora”, vuol dire a mio parere, ripartire da qui. Da un lato riprendere con forza, in quest’alba del terzo millennio, la questione antropologica, la questione umana, riaprire l’unica ricerca che la cultura e la scienza moderne hanno trascurato o lasciato cadere, la conoscenza che l’uomo ha di se stesso e dell’altro, a partire dal riconoscimento della sua costitutiva ingigenza che, mentre lo radica nel fecondo e creativo bisogno, lo destina all’accoglienza, al servizio e all’aiuto reciproco. E dall’altro, in forza di questa ricostruzione antropologica, verso una antropologia, come diceva Franco Rodano, radicalmente non signorile, riaprire la domanda sulla salvezza e la domanda su Dio.»
Maria Todorova
Immaginando i Balcani
ARGO, 2002
Una recensione di Claudio Bazzocchi ad un libro di Maria Todorova che indaga nell'immaginario occidentale sui Balcani
Luan Starova
Il tempo delle capre
Pironti editore, 2005
Il tempo delle capre evoca il periodo immeditatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando il nuovo regime, volendo creare una nuova classe di proletari, impone ai pastori di lasciare le loro montagne e andare ad abitare in città. Così la piazza grande di Skopje (Macedonia) diventa tutta bianca. Un racconto di grande forza che parla della vanità delle ideologie che aspirano a creare un “uomo nuovo”.
Edgar Morin
Terra – Patria
Raffaello Cortina Editore, 1994
La presa di coscienza di una comunanza terrestre.
Più di una voce è giunta dell’inferno dei lager, staliniani o hitleriani. Ma quel che rende “I racconti di Kolima” alquanto differenti è che l’autore coltivò, con tenacia e disperazione, la sua voce fin da dentro il gulag, la protesse dalla morte e la follia che l’attendeva, cosciente dell’obbligo del poeta di rendere testimonianza.