"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Di Paolo Bergamaschi. Prefazione di Daniel Cohn-Bendit
Edizioni La Meridiana, 2007
Paolo Bergamaschi lavora al Parlamento Europeo. È un esperto della commissione Affari Esteri. Gira il mondo per mestiere quindi, e in particolare viaggia molto nelle aree ai confini dell’Unione cruciali per la pace e la sicurezza alle sue frontiere.
Cristiana Pivari
In prima persona singolare
Il filo, 2007
Proviamo mai a metterci nei panni degli altri, “in prima persona singolare”? A dire “io” e a pensare e agire come un altro penserebbe e agirebbe?
Cristiana Pivari lo ha fatto e dal suo esperimento è nata questa coinvolgente raccolta di racconti. Vicende straordinarie nella loro quotidianità, uomini e donne alle prese con situazioni diverse, cariche di significato e di spunti per riflettere. Il sogno di avere a disposizione un’ingente somma di denaro. Il passato che , di continuo, interferisce con il presente, o le azioni altrui che, inevitabilmente, si riflettono o modificano le proprie certezze. La decisione di dire, almeno una volta, ciò che si pensa veramente. I personaggi che popolano il mondo di “In prima persona singolare”, con armonia e semplicità, parlano di sé, si rivelano, testimoni di una società troppo spesso superficiale.
Sandra Kalniete
Scarpette da ballo nelle nevi di Siberia
Edizioni Scheiwiller, 2005
di Michele Nardelli
Paesi di mezzo: la Lettonia del ‘900 nel racconto della tragedia di due famiglie nei gulag staliniani".
Scarpette da ballo nelle nevi di Siberia" non aggiunge nulla di nuovo – almeno sotto il profilo storico – a quanto già sappiamo sulla tragedia dei gulag staliniani. Almeno per chi vuol sapere. Perché – inutile nascondercelo – sono ancora in molti a non voler fare i conti con questa storia, la storia di un totalitarismo che ha permesso che comunismo e terrore diventassero, come afferma l’autrice Sandra Kalniete, “un binomio inscindibile”.
Aldo Bonomi
La Comunità maledetta
Viaggio nella coscienza di luogo
Edizioni di Comunità, 2002
di Gianfranco Bettin
Ogni volta che sente mettere in dubbio le proprie virtù (o presunte tali) la buona società del Nordest esibisce i molti “volontari” impegnati in opere solidali, nella regione e altrove. Dimenticando, però, che tra quei “volontari” molti sono radicalmente critici proprio verso il modello sociale e comunitario locale.
Aldo Bonomi, infaticabile e acuto indagatore della società e del tempo in cui siamo “situati”, ha recentemente viaggiato tra Nordest (come luogo tipico e ricco della nuova società globale) ed ex Jugoslavia (come luogo tipico e devastato, uscito dalle convulsioni della vecchia società ed entrato, nel modo più tragico, nella nuova: un esauriente e avvincente bilancio degli ultimi dieci anni lo si può ora trovare in La guerra dei dieci anni. Jugoslavia 1991-2001, a cura di Alessandro Marzo Magno, Il Saggiatore, p. 528, E. 21,69). Questo viaggio Bonomi lo ha fatto in compagnia di un “volontario” che esprime al meglio la concretezza dell’impegno e la consapevolezza della necessità di un approccio critico al contesto. Tanto più se il luogo dell’impegno è tra Serbia, Croazia e Bosnia, e ai confini tra Kosovo e Macedonia, cioè in alcune città e paesi dove la ricostruzione post-bellica non può non essere anche ricostruzione dei legami sociali e umani e trasformazione delle coscienze.
Antonio Umberto Riccò
Biscotti al cardamomo
Edizioni Alpha Beta, 2009
Una mattina di febbraio il lago di Garda restituisce il corpo di uno straniero. Si capirà presto che è stato ucciso. Da quel momento le notti di Saverio, il professore
in pensione che ha trovato il cadavere, sono tormentate da incubi, che non gli danno tregua fino a spingerlo a intraprendere proprie indagini insieme a Marco,
cronista di un quotidiano locale. Anche gli inquirenti ufficiali, una vicequestore mordimatite e un capitano dei Carabinieri esperto di bonsai, coordinati da un Procuratore della Repubblica con la Sicilia nel cuore, si confrontano con indizi che gli assassini sembrano aver lasciato apposta per loro… Lo scenario che fa da sfondo alla narrazione è quello di un paese che sembra aver perso la memoria del proprio passato.
Marianella Sclavi
La signora va nel Bronx
Bruno Mondadori, 2006
Una donna italiana, bianca, insegnante universitaria di Arte di ascoltare e da anni residente a Manhattan decide di andare nel Sud Bronx per vedere di persona come si vive, cosa si pensa “dall’altra parte della barricata”. In tre mesi di permanenza in una delle zone più famose del disastro urbano americano, quella in cui negli anni settanta è stato girato il film “Bronx, 41° distretto di polizia” con Paul Newman, raccoglie una quantità di informazioni sulle forze positive e costruttive del Bronx: i nuovi pionieri urbani. Essenziale, in questa ricerca, è il metodo dello shadowing, il seguire come un’ombra un’altra persona, armati unicamente dell’arte di ascoltare e osservare.