"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Carissimi,
è noto che l'identità della nostra cultura da secoli risulta radicata anche su alcuni cibi- simbolo come il pane, il vino, l'olio di oliva.
Sul tema del pane sono cortesemente ad invitarvi all'evento di cultura gastronomica che si terrà al Muse di Trento nella giornata del 9 settembre 2017 (programma in allegato) informandovi che abbiamo già raggiunto un primo importante obiettivo: l'adesione al Premio di panificatori e di promotori di una nuova Cultura del Pane trentino delle Alpi in numero tale da risultare presenti in tutti i principali territori della provincia.
Due giornate all’insegna del gusto di qualità
Assaggi a confronto di pani tipici e di diverse culture, show cooking dal vivo con i mastri panificatori ed i loro allievi, vetrina dei sapori e dei mais antichi e molto altro.
Nella giornata mondiale ONU dei migranti il prossimo 18 dicembre alle ore 16.00 presso il palazzo Caritro di piazza Rosmini a Rovereto potrai gustare pani di culture diverse a te donati e che a tua volta potrai donare.
All'indifferenza, alla violenza, alla guerra rispondiamo con il pane.
Nell'ambito del percorso formativo dell'Università della terza età, mercoledì 2 novembre 2016, con inizio alle ore 15.30, presso il Centro per la cultura di Merano (Via Cavour 1) si svolge l'incontro dal titolo "Il diritto al cibo dall'ONU all'EXPO. Il tema della lotta alla fame ed all'insicurezza alimentare nel diritto e nell'agire della comunità internazionale, dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni". Relatore sarà Michele Nardelli.
In queste settimane sta crescendo un forte dibattito all'interno del settore vitivinicolo trentino attorno alle modalità per far fronte al diffondersi della peronospora che sta provocando gravi conseguenze sulla produzione viticola. Un dibattito per nulla estraneo all'annosa questione dell'uso dei prodotti chimici di sintesi nell'agricoltura, come se la diffusione della peronospora divenisse il pretesto per fare vistosi (e preoccupanti) passi indietro rispetto a quanto fin qui acquisito tanto sul piano normativo che sul piano della ricerca. (m.n.)
di Angelo Giovanazzi
L’agricoltura sostenibile è in grado di generare reddito per gli agricoltori, garantire la qualità e la sicurezza delle produzioni per i consumatori e per gli operatori agricoli nonché assicurare la durata delle risorse ambientali. Componente fondamentale di questa strategia è l’uso corretto, limitato e mirato dei prodotti chimici di sintesi, in primo luogo dei prodotti fitosanitari.
L’Istituto Superiore di Sanità vi ha contribuito sperimentalmente e continua a farlo attivamente mediante un progetto di ricerca, avviato in accordo con la Provincia autonoma di Trento (vedi lettera Assessore provinciale alla salute al Presidente ISS del giugno 2014 ) destinato a coprire il triennio 2014-2017.
Il territorio trentino presenta realtà agricole intensive e specializzate come la coltivazione della vite che alimenta una produzione vinicola di riconosciuta eccellenza. Questa attività agricola, di forte valore economico e con disciplinari dettagliati, richiede però l’utilizzo di pesticidi, in particolare insetticidi e fungicidi, di cui sono ben note le proprietà tossicologiche.
di Giuliano Beltrami *
Uomini e animali, un rapporto millenario e leale. Ci fu un tempo... La prendiamo alla larga per dire (senza romanticismi o nostalgie. Vuoi avere nostalgia per la povertà?), ci fu un tempo, dicevamo, in cui ogni paese dell’arco alpino, in un’economia chiusa, aveva le sue malghe, sempre monticate. E i suoi riti. Come la scelta del “vachèr”, del sottoposto, del “casèr”, degli aiutanti. Per dirla in italiano, il pastore, il casaro e giù giù fino ai bocia. La strada che conduceva ai pascoli e alle malghe in alcuni paesi veniva sistemata attraverso il lavoro degli stessi allevatori, che davano le “ore” (di volontariato) in base al numero di vacche che avevano nella stalla. In quel tempo (sono passati alcuni decenni, ma nemmeno tanti) a metà stagione si faceva la pesa del formaggio, e se ne faceva una (definitiva) alla fine della stagione.
Lunedì 30 novembre dalle ore 18.30 presso il Muse - Museo delle Scienze (Corso del lavoro e della scienza, 3 - Trento)
In occasione della nuova edizione di Osterie d'Italia, abbiamo organizzato un ricco programma dedicato alla guida per mangiare buono, pulito e giusto in tutto il Belpaese. Inizieremo al MUSE con la presentazione dell’edizione 2016, per capire come viene fatta la guida alle Osterie e cosa la rende diversa dalle altre guide gastronomiche, in presenza del curatore Marco Bolasco e ai titolari delle osterie segnalate. Quindi due passi fino a Palazzo delle Albere per visitare la mostra "Coltiviamo il Gusto", allestita in occasione di Expo per offrire un'ampia panoramica delle pratiche agricole trentine. E naturalmente la cena, eccezionalmente all’interno delle sale espositive del museo.
«Noi donne e uomini, abitanti della regione alpina, cittadini di questo pianeta aderiamo alla Carta di Milano e quindi ci assumiamo l’impegno di operare per garantire a tutti e alle generazioni future il diritto al cibo e a un’esistenza dignitosa, ci assumiamo l’impegno e la responsabilità di lasciare un mondo più sano, equo e sostenibile...»
Inizia così la "Carta del cibo delle Alpi", che viene presentata stamane a Trento in Sala Aurora del Consiglio Provinciale. Si tratta di una sorta di articolazione della Carta di Milano di Expo 2015 che ha lo scopo di qualificare e concretizzare sul piano del territorio alpino l'idea di valorizzare tutte le esperienze che sono impegnate e s'impegnano a sostenere e diffondere la cultura della sana alimentazione come patrimonio dei territori e dell'umanità. L'iniziativa prende il via da una serie di esperienze associative, biodistretti e imprenditoriali del Trentino ma si rivolge all'insieme del territorio alpino.