"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

La coerenza di un impegno per l'acqua bene comune
Val di Fiemme, fontana

di Michele Nardelli

(4 febbraio 2012) Nei giorni scorsi il Consiglio Provinciale ha discusso (e respinto) il Disegno di Legge del consigliere Borga (PDL) sul tema della gestione dei servizi idrici.

La proposta, dall'evidente carattere provocatorio, presentata all'indomani dell'esito referendario, si proponeva di rovesciare la situazione precedente al referendum, passando dall'obbligo alla privatizzazione ad un altro obbligo, quello della pubblicizzazione. Un dibattito surreale, a parti rovesciate.

Lo scorporo
acqua

di Emilio Molinari *

Sulle colonne del quotidiano "L'Adige" si è avviato in questi giorni un acceso dibattito attorno al tema dello scorporo del settore "acqua" dalla multiutility Dolomiti Energia, per affidarla ad una nuova S.P.A. in house di proprietà dei Comuni che fino ad oggi avevano delegato la gestione del servizio idrico a DE.

Sono già intervenuti oltre al consigliere provinciale Michele Nardelli anche esponenti del movimento dell'acqua come Marco Bersani sul contenzioso in atto che vede il comitato trentino contrastare lo scorporo, visto come una specie di foglia di fico, che copre il vero imperativo che è il passaggio del servizio idrico ad azienda speciale e non a SPA in house come invece si profila da parte dell'amministrazione.

Quando mi è stato chiesta la mia opinione sono stato molto in dubbio sull'opportunità di esprimere chiaramente il mio pensiero, mentre è in corso un contrasto e un confronto tra movimento e Comune di Trento. Pensiero che peraltro ho già espresso più volte in dibattiti pubblici in Trentino.

Località Gazi di Arco, ci vuole prudenza.
Bolognano di Arco

(20 gennaio 2012) Con un'interrogazione a risposta immediata il consigliere provinciale Michele Nardelli chiede lumi sulla bonifica agraria bosco in località Gazi, nel Comune di Arco. La delicatezza del conoide che sovrasta Bolognano evidenziato dai continui smottamenti richiederebbe molta prudenza. Così anche le procedure seguite per le autorizzazioni lasciano aperti molti interrogativi.

L'incontro fra due altipiani
L\'altipiano di Rudno, Kraljevo (Serbia)
Rudno, un altopiano selvaggio al centro della Serbia più profonda, un incontro tra amici lontani, una festa e un mare di neve. Racconto del viaggio avventuroso della delegazione di una piccola comunità dell'Italia, quella di Lavarone in Trentino, in occasione del capodanno ortodosso

Articolo tratto da www.viaggiareibalcani.it, il sito del turismo sostenibile nel Sud est Europa

di Luca Lietti

Un sole tiepido illumina pigramente la strada umida che si insinua per le gole disegnate dal fiume Ibar, il pullmino la percorre deciso con i suoi passeggeri ancora assonnati. Un gennaio strano anche in Serbia: nebbioso e caldo in valle, eccezionalmente nevoso e freddo appena si superano gli 800 metri di altitudine. La città di Kraljevo e l'altopiano di Rudno sono separati da circa 70 km e 900 metri di dislivello, amplificati dalla durezza delle condizioni invernali. Ma è proprio questo che andiamo cercando.

Il Trentino per l'acqua bene comune
Trento, fontana del Nettuno

(26 febbraio 2012) Si è sviluppato sul quotidiano "L'Adige" in questi giorni un confronto a partire da un commento del consigliere provinciale Rodolfo Borga che denunciava il fatto che in Trentino la Provincia non avrebbe rispettato il voto referendario sui temi dell'acqua. Quella che qui riportiamo è la risposta che ho dato a Borga. A seguire sono uscite le prese di posizione di Marco Bersani, del Forum acqua italiano, e di Francesca Caprini, a nome del Comitato acqua bene comune del Trentino. Entrambi contestano la scelta di andare allo scorporo del settore acqua di Dolomiti Energia verso una società in house (interamente pubblica) piuttosto che in gestione diretta (senza tener conto che i titolari dell'acqua sono i Comuni). Come non comprendere che una scelta di scorporo da DE rapresenterebbe un segnale inequivocabile di ripubblicizzazione, unica in Italia a livello regionale? 

di Michele Nardelli

L'esito del referendum contro la privatizzazione del servizio idrico in Italia deve essere rimasto indigesto al consigliere provinciale Rodolfo Borga. E' dall'indomani dal voto, infatti, che l'esponente del PdL prova - uso le sue parole - a "svelare l'imbroglio" del voto referendario e la presunta incoerenza dei soggetti - politici o della società civile - che in Trentino si sono espressi a favore dell'abrogazione. Prima con la presentazione di un Disegno di legge dall'evidente carattere provocatorio che si proponeva di rovesciare la situazione precedente al referendum, passando dall'obbligo di privatizzazione a quello di pubblicizzazione. Poi nel cercare di dimostrare che in Trentino la gestione dell'acqua sarebbe nelle mani dei privati.

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La centralità dell'agricoltura
Giovanni Segantini

(12 dicembre 2011) "Ritorno alla terra". E' questa l'idea forza che abbiamo cercato di mettere a sistema nell'incontro che si è svolto sabato scorso ad Isera.

Accolti nella Locanda delle Tre Chiavi dal governatore di Slow Food del Trentino Alto Adige/Sud Tirolo Sergio Valentini, un primo gruppo di volenterosi che operano nel mondo agricolo s'incontrano per rimettere al centro dell'azione programmatica della politica e delle istituzioni l'economia vera e segnatamente l'agricoltura.

Il buon costruire contro i disastri
Genova, fiumi e condomini

di Alessandro Franceschini *

(commento proposto dal quotidiano L'Adige mercoledì 9 novembre)

La "distruzione" della città di Genova dei giorni scorsi, preceduta dalla devastazione delle splendide Cinque Terre e di una parte significativa dello Spezzino e della Lunigiana, che prosegue in questi giorni lungo l'asta del fiume Po, ci obbliga a riflettere ancora una volta, ma con un'urgenza ancor più impellente, sul rapporto che l'uomo moderno ha instaurato con il territorio che lo circonda.

Il fatto che il Trentino non abbia subìto allarmi in questi ultimi giorni di pioggia non deve farci abbassare la guardia e l'attenzione: il nostro territorio, infatti, se da una parte gode di una buona gestione ambientale, dall'altra parte ha delle caratteristiche di fragilità che possono renderlo protagonista naturale di disastri idrogeologici.

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