"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Biblioteca

Lo spazio idrido
La copertina del libro

Simone Casalini

Lo spazio ibrido.

Culture, frontiere, società in transizione.

Meltemi Editore

 

La presentazione del nuovo libro di Simone Casalini sarà lunedì 3 giugno 2019 alle ore 19.00 presso la Libreria Due Punti, in via San Martino 78 a Trento. L'autore sarà in dialogo con Nibras Breigheche, Sara Hejazi e Katia Malatesta.

 

Fernand Braudel scriveva che il Mediterraneo è «mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre». Il Mediterraneo è lo spazio della differenza in cui le storie, i mutamenti politici e sociali si gonfiano come vele al vento, suscitando continuamente urti e aggiustamenti, negoziazioni e rotture.

La Banda del Matese
La prima di copertina del libro

Bruno Tomasiello

La Banda del Matese

1876 - 1878

I documenti, le testimonianze, la stampa dell'epoca

Galzerano Editore, 2009

 

«Spinto dagli ideali internazionalisti e fiducioso della "propaganda del fatto", il piccolo gruppo di rivoluzionari, dopo uno scontro a fuoco con i carabinieri a San Lupo, domenica 8 aprile 1877, a Letino e Gallo, sulle montagne del Matese, occupò il Municipio, bruciò gli archivi comunali, distrusse i contatori dei mulini e, in nome della Rivoluzione Sociale, dichiarò decaduto il re Vittorio Emanuele II».

A distanza di 130 anni la ricerca di Bruno Tomasiello fa riemergere dall'oblio episodi e testimonianze archivistiche e giornalistiche, opere e documenti interessantissimi, rendendoli vivi e comprensibili , contribuendo ad una maggiore conoscenza di questo episodio storico, troppo spesso dimenticato dalla storiografia ufficiale, che ha proiettato i piccoli comuni di San Lupo, Letino e Gallo nella storia dell'anarchia e del socialismo italiano e internazionale.

La scuola degli spiazzi. Sabato 23 marzo al via un'esperienza originale
La copertina dell'ultimo libro di Marco Revelli

(19 marzo 2019) Esperienze di formazione politica ne abbiamo conosciute molte. Da quelle tradizionali di cui si dotavano i corpi intermedi (partiti in primis) per formare la propria classe dirigente, a quelle più moderne ed estemporanee, funzionali a coprire il vuoto di amministratori da parte di soggetti sempre più liquidi e rarefatti.

Eppure quella che prende il via sabato prossimo 23 marzo (ore 11.00) a Trento nel quartire di San Martino non rientra certamente nel "già visto". In primo luogo perché non si tratta di una scuola riconducibile ad un soggetto politico organizzato (peraltro, chi può dire oggi di avere una visione del mondo?), perché prova a mettere a confronto approcci e visioni diverse nello spirito della ricerca aperta, perché non è rivolta alla formazione di una elite selezionata, perché nel tempo della "politica senza politica" la formazione assume i contorni dell'azione politica per eccellenza. Perché, infine, prova a rompere lo schema di un mondo a parte facendo propria la sfida di abitare i luoghi di vita quotidiani in maniera esigente, laddove le forme attraverso le quali ci si orienta (politicamente e non solo) sono delegate ai talk show ed una rete che pulsa con gli umori (e con gli algoritmi) di chi cerca consenso e potere.

E non si tratta "semplicemente" di trasmettere conoscenza: di fronte a processi di trasformazione sempre più veloci e non facili da decifrare, dovremmo indagare gli strumenti interpretativi e definire nuovi paradigmi attraverso i quali immaginare il futuro. In assenza dei quali il presente rischia il cortocircuito fra il "non più" che ancora incombe e un "non ancora" che fatica ad emergere.

L'uomo senza qualità
La copertina de

Robert Musil

L'uomo senza qualità

Einaudi, 1957

 

"L'uomo senza qualità", l'opera cui Robert Musil lavorò praticamente tutta la vita, è una delle maggiori costruzioni letterarie che il Novecento ci abbia dato, un "torso" colossale da mettere accanto all'"Ulisse" di Joyce e alla "Ricerca del tempo perduto" di Proust.

Come scrisse Thomas Mann "questo scintillante libro, che sta in audace equilibrio tra il saggio e la commedia, grazie a Dio non è un romanzo: non lo è più nel senso in cui Goethe disse che tutto ciò che nel suo genere è compiuto deve necessariamente uscire dal suo genere e diventare qualcosa di non paragonabile".

«Una cosa meravigliosa: portar nella sfera del potere nuove idee, o meglio, se è lecito dirlo, - e qui diede un lieve sospiro. - semplicemente idee!»

 

 

Dislocare altrove l'incertezza sul futuro
Incertezza

Presentazione incrociata di due libri che affrontano da angolature diverse l'inquietudine del nostro tempo: "Nel labirinto delle paure" di Aldo Bonomi e Pierfrancesco Majorino (Bollati Boringhieri), "Sicurezza" di Mauro Cereghini e Michele Nardelli (Edizioni Messaggero). L'incontro si svolge a Trento, presso la Libreria Due Punti, in via San Martino 78. Saranno presenti gli autori.

Surviving Srebrenica
La prima di copertina del libro

Hasan Hasanovic

Surviving Srebrenica

Sopravvivere al genocidio, 11 luglio 1995

Gabrielli Editori

 

«Questa è la sola città in cui io penso "a chi è chi" in termini di etnicità, perché vedo che i Serbi badano ai loro affari e i Bosniaci fanno lo stesso. Le persone vanno in Caffè diversi, hanno narrazioni diverse della guerra e di fondo ci sono divisioni invisibili per qualsiasi cosa. Spero che un giorno tutto questo cambierà e che si saràuna pace autentica e giusta»

 

Testimone instancabile del genocidio del popolo bosniaco, Hasan Hasanovic è curatore del Memoriale di Potocari dove conduce i gruppi di visitatori nella difficile comprensione di quanto è accaduto.

Soldati di Salamina
La prima di copertina del libro

Javier Cercas

Soldati di Salamina

Guanda, 2004

 

Un libro che ti aiuta a riflettere sulla Spagna ma anche sul senso dell'agire umano (m.n.)

«Spagna, ultimi mesi della guerra civile. Durante la ritirata delle truppe repubblicane verso la frontiera francese, si decide di fucilare un gruppo di prigionieri franchisti. Tra loro si trova Rafael Sánchez Mazas, fondatore e ideologo della Falange. Riuscito a scampare alla fucilazione di massa, Sánchez Mazas si nasconde in un bosco. Un miliziano lo raggiunge, lo riconosce, ma lo lascia fuggire, di fatto graziandolo. Nel 1994 un giornalista viene per caso a conoscenza di questa storia. La figura di Sánchez Mazas, scrittore e poeta, e il mistero del miliziano lo affascinano: è l'inizio di un'avventura fatta di ricerca delle fonti, momenti di sconforto e di speranza... Con una perfetta simbiosi tra realtà e finzione, Javier Cercas conduce il lettore verso un finale emozionante, riconfermando che la realtà è più sorprendente del romanzesco».

 

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