"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(3 maggio 2014) Si è conclusa oggi alle 13.30 la spring school “Territoriali ed europei”. E credo di poter dire che andata molto bene, per la qualità dei relatori, per l'apporto venuto dagli artisti invitati, per la partecipazione tanto nelle serate pubbl...iche quanto nei momenti formativi in senso stretto, per il clima che ha accompagnato ogni momento di queste quattro giornate...
Siamo riusciti a tenere la scuola di primavera in piena campagna elettorale senza che questo potesse condizionare o diventare elemento di divisione. La forza dei contenuti e delle idee, certamente. E, insieme, la consapevolezza condivisa dell'inadeguatezza delle attuali espressioni politiche che pur in campagna elettorale riescono a non parlare dell'Europa. C'è invece una narrazione europea che dovrà prendere corpo ne tempo a venire, sperando che le elezioni del 25 maggio non segnino, nella partecipazione come nel voto, la fine del sogno europeo.
Nella serata del primo maggio, conclusa la Tavola Rotonda "Cittadinanze. Per una nuova idea di contratto sociale. Esiste un modello sociale europeo?" ralizzata in collaborazione con le organizzazione sindacali nell'ambito delle manifestazioni del 1 maggio e che dà formalmente il via alla scuola di formazione "Territoriali ed europei", si svolgerà un evento d'eccezione.
Grazie all'Antonio Colangelo Ensemble avremo la possibilità di assistere ad uno spettacolo o, meglio, al cantiere di costruzione di un evento che se non ha ancora definiti i suoi contorni precisi ha dalla sua una grande ambizione: raccontare il Novecento. Di farlo con la musica, le immagini e la narrativa. Per comprenderne il senso abbiamo scritto il breve testo che segue.
Nell'ambito della seconda edizione della scuola di formazione politica "Territoriali ed europei" arriva anche a Trento l'Indebito Tour. Andrea Segre e le musiciste Thedora Athanasiou e Maria Ploumi ci
accompagneranno dentro la Grecia colpita dalla crisi economica
utilizzando il cinema e il rebetiko come strumenti
narrativi.
Grecia 2013. Nelle taverne di Atene e di Salonicco si perpetua
l'antica tradizione dei rebetes, i musicisti che propongono il
rebetiko, una forma di blues ellenico che affonda le sue radici in
un passato di crisi diversa (e al contempo simile) a quella che
colpisce oggi la popolazione. È una musica che si oppone, con i
versi delle sue canzoni, al potere ed è, oggi come allora,
portatrice di una corrente di ribellione al conformismo passivo.
Vinicio Capossela va alla ricerca di questi musicisti e fonde la
propria musica con la loro.
"Indebito" è stato girato in Grecia nel 2012 ed è stato presentato
al Festival di Locarno 2013 come evento di apertura. Distribuito da
NexoDigital in più di 80 sale italiane il 3 Dicembre 2013, è rimasto
per due settimane in sala ad Atene ed ora continua ad essere
proiettato in varie sale e vari festival in tutta Italia e non solo.
E' una produzione LaCupa e JoleFilm, in collaborazione con
RaiCinema.
Documentario, durata 87 min. - Italia 2013
Un film di Andrea Segre.
Soggetto: Vinicio Capossela, Andrea Segre
Con Vinicio Capossela, Theodora Athanasiou, Giorgis
Christofilakis, Keti Dali, Pantelis Hatzikiriakos. Dimitris
Kodogiannis.
Titolo originale: Rebetiko
Per maggiori informazioni www.politicaresponsabile.it
(3 maggio 2014) Si è conclusa la spring school “Territoriali ed europei”. Credo di poter dire che andata molto bene, per la qualità dei relatori, l'apporto venuto dagli artisti invitati, la partecipazione tanto nelle serate pubbliche quanto nei momenti formativi, il clima che ha accompagnato ogni momento di queste quattro giornate...
Siamo riusciti a tenere la scuola di primavera in piena campagna elettorale senza che questo potesse condizionare o diventare elemento di divisione. La forza dei contenuti e delle idee, certamente. E, insieme, la consapevolezza condivisa dell'inadeguatezza delle attuali espressioni politiche che pur in campagna elettorale riescono a non parlare dell'Europa. C'è invece una narrazione europea che dovrà prendere corpo nel tempo a venire, sperando che le elezioni del 25 maggio non segnino, nella partecipazione come nel voto, la fine prematura del sogno europeo.
Venerdì 16 maggio (ore 15.00) si svolgerà a Sanzeno un convegno interessante e per certi versi inedito nel quale si affronterà il tema del ri-uso prendendo in esame le possibili declinazioni di questo concetto. Sullo sfondo della cultura del limite, il convegno propone tre chiavi di lettura proposte da Carlo Buzzi (il concetto di “tempo” e le sue trasformazioni), da Michele Nardelli (la conflittualità sociale e la sua incidenza sulla società) e da padre Fabio Scarsato (il rapporto tra il pensiero religioso e l’ambiente naturale).
In allegato la presentazione e il programma.
"Zero per cento razzismo, cento per cento identità" è lo slogan che campeggia sui manifesti a sostegno del referendum per l'indipendenza. Nel Veneto della secessione, con un gruppo di venti giovani a parlare di Europa e di un tempo segnato dal rancore e dall'incerezza del futuro. E di una politica che fatica a dare risposte originali, incapace di elaborare il passato e di raccontare il presente, priva di visione europea, piegata alla logica del rincorrere il consenso.