"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Formazione

Costruendo cittadinanza attiva
Il muro e la trabant

Una "tre giorni" di formazione, informazione e convivialità rivolta ai giovani di Dolo e dintorni sul nostro tempo, con uno sguardo al Novecento e all'Europa. Su questi temi mi è stato chiesto di portare una riflessione ed ho accettato volentieri di condividere con questi ragazzi qualche "pensiero di mezzo". 

Per i lettori più affezionati del mio blog, la "topolino amaranto" del racconto di un paese che può rinascere nella valorizzazione delle intelligenze e dei saperi che i corpi intermedi faticano a vedere e senza aver bisogno di "uomini della provvidenza" è in movimento. 

Costruendo cittadinanza attiva
Il muro e la trabant

Una "tre giorni" di formazione, informazione e convivialità rivolta ai giovani di Dolo e dintorni sul nostro tempo, con uno sguardo al Novecento e all'Europa. Su questi temi mi è stato chiesto di portare una riflessione ed ho accettato volentieri di condividere con questi ragazzi qualche "pensiero di mezzo". 

Per i lettori più affezionati del mio blog, la "topolino amaranto" del racconto di un paese che può rinascere nella valorizzazione delle intelligenze e dei saperi che i corpi intermedi faticano a vedere e senza aver bisogno di "uomini della provvidenza" è in movimento. 

Eurovisioni. L'indignazione, il rebetiko e una nuova idea di contratto sociale.
la locandina
Scuola di formazione politica “Territoriali ed europei”

Eurovisioni. L'indignazione, il rebetiko e una nuova idea di contratto sociale

L'Europa non è il problema, bensì la chiave per affrontare un nuovo contesto.

Trento - 30 aprile, 1, 2, 3 maggio 2014

Il disegno di un'Europa politica sta vivendo un forte appannamento. Le sue istituzioni sono viste da molti come un apparato burocratico ed un insieme di regole dettate dai poteri finanziari. Il suo allargamento è stato spesso vissuto dai cittadini dei paesi più forti come un'insidia al proprio status piuttosto che la costruzione di una casa comune. Gli stati nazionali cavalcano l'onda della paura per evitare di cedere verso l'Europa (e verso i territori) quote crescenti di sovranità. La politica si attarda a cercare soluzioni a carattere nazionale, quando invece la cifra dei problemi appare sempre più di natura sovranazionale e territoriale.

Il problema sembra essere quello di tutelare al meglio gli interessi nazionali in Europa, ma così facendo non si costruisce l'Europa come soggettività politica, sociale e culturale, la si indebolisce piuttosto. Questo è l'orizzonte nel quale gli stati nazionali più forti ripropongono la loro leadership sull'Europa e questo, a guardar bene, ci racconta di quanto poco si sia fatto tesoro delle lezioni del Novecento. Tanto che l'idea di un'Europa politica nasce come progetto di pace, nel superamento in senso federalista degli stati nazionali e della loro tendenza all'egemonismo.

Troppa storia in troppo poca geografia
Betlemme inizio \'900

Dicembre 2013 - Maggio 2014

Progetto per una maggiore conoscenza del Medio Oriente e per la formazione di giovani volontari in tre fasi: ciclo di conferenze e gruppi di lavoro; viaggio-studio in Israele/Palestina; progettazione e realizzazione di interventi informativi sul territorio e nelle scuole.

Seminario formativo: Elaborare i conflitti. Memoria, narrazione, riconciliazione. Relatore Michele Nardelli

Troppa storia in troppo poca geografia
Betlemme inizio \'900

Dicembre 2013 - Maggio 2014

Progetto per una maggiore conoscenza del Medio Oriente e per la formazione di giovani volontari in tre fasi: ciclo di conferenze e gruppi di lavoro; viaggio-studio in Israele/Palestina; progettazione e realizzazione di interventi informativi sul territorio e nelle scuole.

Seminario formativo: Elaborare i conflitti. Memoria, narrazione, riconciliazione. Relatore Michele Nardelli

(R)innovare la cooperazione
Guerre moderne

(R)innovare la cooperazione internazionale: simulare la stesura di un testo/processo di cooperazione internazionale

Seminario formativo con Michele Nardelli

Il presente seminario è finalizzato alla stesura, in gruppi di massimo 3 persone, di un progetto di cooperazione. Il miglior lavoro verrà premiato con l'invio del gruppo vincitore in un progetto nei paesi in via di sviluppo.

È inoltre prevista la partecipazione a un convegno previsto per inizio aprile 2014, dal titolo "Cooperazione internazionale e Cittadinanza attiva: processi di cooperazione tra passato e presente" che si terrà presso "Casa Soggiorno Alpino. Borgo Saragona 24, Laggio di Vigo di Cadore (Belluno). A questo Convegno interverranno i seguenti relatori: prof. Mauro Cereghini, il dott. Gianni Ruffini e il dott. Jean-Leonard Touadì.

Rivolto agli studenti dell'Ateneo, è particolarmente consigliato agli iscritti alla laurea triennale in Studi Internazionali. La partecipazione al seminario per almeno il 75 % delle ore di lezione e lo svolgimento del lavoro assegnato dal docente determineranno l'attribuzione di 2 CFU (crediti formativi universitari).

Restiamo umani: nuovi alfabeti dello sviluppo economico, sociale, ambientale
Spello

Assemblea nazionale CNCA, 10, 11 e 12 ottobre

"Spello" è un'iniziativa del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza aperta a tutti quelli che, a partire dal lavoro e dall'impegno sociale di gruppi e organizzazioni, alzano lo sguardo e si interrogano sui percorsi in atto localmente e nei contesti più ampi.

Per mettersi in gioco qui ed ora, per cucire il personale con il collettivo, per arginare lo scarto tra realtà e desiderio, per compartecipare a costruire ponti tra le pratiche quotidiane e le politiche sociali ed economiche che altrimenti schiacciano sempre più la dignità di moltitudini di donne e uomini.

L'edizione 2013 approfondisce proposte di attività e di stili di vita socialmente e ambientalmente responsabili e sostenibili, valorizzando le esperienze e le competenze diffuse nei territori.

Non è tempo di attendere da qualcun altro o qualcos'altro il cambiamento possibile, è tempo di arrischiare nuove rotte per umanizzare vite, economie e politiche.

Nella tavola rotonda conclusiva fra i partecipanti anche il presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani Michele Nardelli.

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