"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Trento

Cantiere di Pace
Il logo del Cantiere

E' trascorso un mese da quando abbiamo deciso di avviare - di fronte alla guerra in Ucraina - un Cantiere di Pace. Lo scorso 16 aprile eravamo in tanti/e a riflettere sull’appello Preparare la paceNon tutti/e - per fortuna - con le stesse idee su come raggiungere gli obiettivi del documento, ma tutti/e con il desiderio di “fare qualcosa” per questo.

Le proposte emerse durante l’incontro sono state raggruppate a seconda dell’ambito di azione indicato dall’appello, con l’aggiunta dell’ambito Informazione, emerso durante l’incontro.

Adesso è il momento di fare dei primi passi concreti.

Per questo ti proponiamo di incontrarci lunedì 16 maggio 2022, alle ore 20.15, presso il Centro per la Cooperazione Internazionale a Trento, in vicolo San Marco 1.

Slow Food Youth Network in Trentino
La locandina dell'evento

Vi informiamo che lunedì 9 maggio 2022 a Maso Martis (Martignano, Trento) si terrà un incontro per discutere la nascita di un gruppo SFYN (Slow Food Youth Network) in Trentino.

L'incontro è aperto a tutti e prevede l'intervento di Sfyn Italia oltre che del Coordinamento Regionale e di Paolo Betti rappresentante dei Cuochi dell'alleanza.

Vi preghiamo di estendere l'invito a ragazze e ragazzi che riteniate possano essere interessati. Il progetto si rivolge ai ragazzi fino ai 30 anni di età.
 

Cantiere di pace
Logo del Cantiere di pace

A partire dall'Appello Prepariamo la Pace - https://michelenardelli.it/commenti.php?id=4767 - la proposta rivolta a tutte le persone che intendono dare il proprio  contributo di esperienza, di sapere e di idee, di dar vita ad un Cantiere di Pace che apriremo con una fase di ascolto e consultazione sabato 16 aprile 2022, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso il Centro per la Cooperazione Internazionale (ex Convento degli Agostiniani), in vicolo San Marco 1 a Trento.

Nel Cantiere, cinque aree di lavoro (solidarietà e cooperazione, interposizione nonviolenta, Europa e stato di diritto, sobrietà e responsabilità, formazione) dove immaginare nuovi scenari per l'Ucraina e l'Europa che investono anche il nostro fututo.

 

La nostra parte. Elly Schlein a Trento
La locandina della presentazione

Ciao a tutti/e...

Credo che ogni occasione per allargare il nostro modo di guardare alla politica e al mondo debba essere intesa come benvenuta, come utile. Una boccata d'ossigeno di fronte alla faticosa e dolorosa quotidianità che ci circonda e ci colpisce a tradimento, tra guerra, crisi assortite e precarietà diffusa.

Elly Schlein è – credo di non essere il solo a crederlo – una delle voci più interessanti, innovative e visionarie del panorama politico italiano e sono quindi felicissimo che possa passare anche per Trento a presentare il suo libro La nostra parte e che lo possa fare dialogando con il sindaco di Trento Franco Ianeselli, Caterina Moser e Anna Benazzoli.

Per come la vedo sarà l'occasione anche e soprattutto per passare del tempo insieme e consentirci di proseguire in discorsi che riguardano allo stesso tempo il Trentino, l'Italia, l'Europa e il mondo intero e di intenderci su quali siano le sfide che ci attendono e di come affrontarle insieme.

L'appuntamento è per sabato 23 aprile 2022, alle ore 16.00, in Bookique (quartiere San Martino) a Trento.

In Movimento. Comunità che rigenerano in democrazia
Il manifesto dell'iniziativa

Rilancio questo invito di Federico Zappini che mi sembra davvero importante.

Questo è un invito importante - uno fra i tanti, lo so... - che ha come obiettivo quello di darci l'opportunità di stare un po' insieme, di confrontarci su temi che riteniamo importanti, di interrogarci sulle fatiche della democrazia e della Politica, di cercare connessione per il futuro. L'opportunità ci viene offerta dal convegno/laboratorio che le Acli Trentine organizzano sabato 26 marzo 2022 presso la Sala in Cooperazione, a Trento, dalle 9.00 alle 17.00.

Sono felice di aver aiutato nella predisposizione della giornata e credo che sia, dentro un tempo così complicato e doloroso, utile ascoltare e ascoltarsi (la mattina sarà riempita da due tavole rotonde) e confrontarsi, così come avverrà in alcuni tavoli di lavoro pomeridiani.

Non siamo tutti nella stessa barca
La copertina del libro

Presentazione del libro di Giorgio Brizio "Non siamo tutti nella stessa barca" (Slow Food editore)

Il mare come metafora, ma anche come luogo in cui si concentrano maggiormente le contraddizioni del sistema globale del ventunesimo secolo: in un saggio che si muove dalla questione del cambiamento climatico fino ad approdare alle grandi emergenze umanitarie, Giorgio Brizio delinea uno spaccato estremamente vivido e lucido dello scenario attuale filtrato dalle sue esperienze personali nella sua opera prima. Il fil rouge che lega tutti i capitoli è il mare, ospitale quanto minaccioso, ma abitato, navigabile ed estremamente simbiotico con i movimenti dell’uomo e le conseguenze delle sue azioni. Dalla crisi climatica alle migrazioni, uno sguardo inedito sui temi di attualità più urgenti raccontati con un linguaggio inclusivo e contemporaneo.

Venerdì 18 marzo 2022, alle ore 18.00, presso la Bookique in via San Martino 29 a Trento. Sarà presente l'autore Giorgio Brizio.

«Il monito della ninfea» a scuola
Foto di Stefano Semenzato

Prende il via mercoledì 2 marzo 2022 a Trento un itinerario formativo attorno al libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite”.

 

«... resta pur sempre valido il monito espresso dall’immagine della ninfea

che raddoppia quotidianamente le sue dimensioni,

di modo che, il giorno che precede la copertura dell’intera superficie dello stagno

la metà ne resta ancora scoperta,

per cui quasi nessuno, alla vista di tanto spazio libero,

è portato intimamente a credere all’imminenza della catastrofe.»


Remo Bodei, Limite


Descrizione

Sono trascorsi più di tre anni da quella notte di fine ottobre 2018 quando la furia del vento abbatté 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. Si trattò dell'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, cambiando in questo modo il volto di 494 Comuni, per un territorio complessivo di 2.306.000 ettari spalmati sull'arco alpino orientale. In un contesto nel quale gli avvenimenti si consumano in pochi giorni, a volte in poche ore, il lasso di tempo che ci separa da quel tragico evento può sembrare sufficiente per metterlo in archivio.

Se pensiamo che in questi due anni è accaduto di tutto, non solo il susseguirsi di altri eventi estremi che hanno scosso gli ecosistemi in ogni parte del pianeta ma soprattutto una sindemia che ancora sta devastando la vita di miliardi di persone, il ciclone tropicale Vaia potrebbe oltremodo apparire come un fatto verso il quale non riservare ulteriore attenzione. Questo mettersi le cose alle spalle senza averne colto il monito non va bene.

Allo stesso modo continuiamo a guardare gli avvenimenti come se fossero compartimenti stagni quando invece tutto si tiene. «Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe» scrive Walter Benjamin nel suo Angelus Novus. Un'esortazione che vale anche per questo nostro tempo, che ci dovrebbe aiutare a riconoscere le connessioni fra le cose che accadono e che appaiono solo apparentemente estranee l'una all'altra.

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